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04/04/2011
bistro
Bistrò 1998 160 Più che epigrammi, sono acri distillati di puro veleno quelli che Tommaso Di Francesco ha dedicato ai suoi colleghi della redazione del "manifesto". O meglio, ai suoi ex colleghi, perché mentre dagli strali di Di Francesco chi ancora milita nel giornale si salva (a Luigi Pintor è dedicato un affettuoso «Arretro a avanzo / se vado da Costanzo??») chi ha commesso il peccato di andarsene non ha scampo. 88 – 86203 – 30 – 6 Poesia come pane
Di Francesco Tommaso
Tommaso Di Francesco è nato nel 1948 a Roma dove vive e lavora. Poeta, scrittore e giornalista (si occupa di esteri alla redazione de "il manifesto"), suoi versi e racconti sono stati pubblicati in molte riviste in Italia, Francia e Stati uniti.
Ha pubblicato per la prima volta su "Nuovi Argomenti" nel 1968, quando a dirigere la rivista c'era ancora Pier Paolo Pasolini.
Ha pubblicato molti libri, tra questi i libri di poesia: "Cliniche" (ed. Crocetti, 1987, con una introduzione di Franco Fortini), "Tuffatori" (ed. Crocetti, 1992), il poema in versi e prosa "Incorpora testo" (ed. Piero Manni, 1994), il poema "Il buio della specie" (ed. Piero Manni, 1998), "Bistro'. Epigrammi attraverso la redazione de il manifesto" (Multimedia edizioni, 1999).
Ha curato le antologie di poesia: "Veleno - antologia della poesia satirica italiana contemporanea" (ed. Savelli 1980); "La terra più amata - Voci della letteratura palestinese" (ed Il Manifesto 1988); "Elenca poesie elencatorie" (ed. Valore d'Uso, 1982).
In prosa ha pubblicato il libro di racconti "Doppio deserto", con una introduzione di Paolo Volponi (ed. PellicanoLibri, 1985); e due romanzi, "Il giovane Mitchum" (ed. Il Lavoro Editoriale, 1988) e "Hotel Abisso" (Ed. Mancosu, 1994).

Per Casa della poesia ha partecipato all'edizione del 2001 di "Napolipoesia" e nel 2002 e nel 2006 agli "Incontri internazionali di Sarajevo".
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