Nuovo sito per Casa della poesia. Cosa ne pensate? Inviateci un feedback
04/04/2011

l-uccello-che-pulisce-il-mondo

l-uccello-che-pulisce-il-mondo
L'uccello che pulisce il mondo 1996 120 "Semplicità e saggezza sono due delle più straordinarie
caratteristiche di questa raccolta del popolo Maya Jakaltek raccontate
con poetica chiarezza dall'autore Victor Montejo, un maya che ha
imparato queste storie dagli anziani del suo villaggio in Guatemala.
L'uccello che pulisce il mondo è senza dubbio la migliore e più
autentica raccolta di racconti popolari che io abbia mai incontrato
nella tradizione nativa centroamericana."

Joseph Bruchac
88 – 86203 – 10 – 1 Altre Americhe Raffaella Marzano Semplicità e saggezza sono due delle più straordinarie caratteristiche di questa raccolta del popolo Maya Jakaltek raccontate con poetica chiarezza dall’autore Victor Montejo, un maya che ha imparato queste storie dagli anziani del suo villaggio in Guatemala. L’uccello che pulisce il mondo è senza dubbio la migliore e più autentica raccolta di racconti popolari che io abbia mai incontrato nella tradizione nativa centroamericana.Alcune storie sono divertenti, altre di tono serio, ma tutte sono estremamente leggibili ed invitano alla lettura collettiva più che a quella individuale.Nessuna biblioteca con interesse per il folclore, i racconti nativi americani, o la cultura centroamericana, potrà fare a meno di questo volume veramente significativo.

Joseph Bruchac
L'UCCELLO CHE PULISCE IL MONDO

I nostri antenati Maya parlavano di un grande diluvio che coprì e distrusse il mondo intero. Dicevano che le acque continuarono a salire fino a ricoprire le più alte montagne e colline, uccidendo qualsiasi cosa vivesse sulla terra. Solo una casa restò in piedi sulle acque. In quella casa entrarono e si nascosero tutte le specie animali.
Le acque coprirono la terra per un lungo tempo. Poi, molto lentamente, cominciarono a defluire, finché le acque turbolente rivelarono la terra nella sua nuova libertà. Quando la casa era ancora circondata dall'acqua, gli animali mandarono fuori Ho ch'ok, l'uccello tromba, a scrutare l'orizzonte. Poiché l'acqua era ancora alta, l'uccello tromba ritornò velocemente indietro, la sua missione era completata. Dopo un po' di tempo mandarono Usmiq, la poiana, a controllare di quanto le acque fossero calate. Il messaggero, descrivendo grandi cerchi nell'aria, lasciò la casa. Poco dopo volò verso una delle colline da poco emerse dall'acqua e atterrò con una grande fame.
Trovò una gran quantità di animali morti e carogne. Dimenticata la sua missione, cominciò a divorare pezzi di carne fino a soddisfare il suo appetito.
Quando tornò per fare il suo rapporto, gli altri animali non volevano farlo entrare a causa del suo puzzo insopportabile. E per essere punito per la sua disobbedienza, Usmiq fu condannato a mangiare solo animali morti e a ripulire il mondo dal fetore e dal marciume.
Da quel momento in poi la poiana è stata definita L'Uccello che pulisce il mondo perché suo compito è raccogliere nel becco tutto ciò che potrebbe contaminare la terra. Usmiq, la poiana, dovette accontentarsi del suo destino e andò via volando sempre in circolo nell'aria o sedendo sui picchi alla ricerca di scarti da mangiare.
Montejo Victor
Victor Montejo è un Maya Jakaltek originario del Guatemala. Si è laureato nel 1993 in Antropologia presso l'Università del Connecticut, USA ed è attualmente professore di Native American Studies presso la University of California di Davis.
Il suo interesse accademico si concentra sulle popolazioni indigene della Mesoamerica e ha lavorato a lungo su molti temi fondamentali: la diaspora latino-americana, i diritti umani, la migrazione e transnazionalismo, studi comparativi, l’etnia, visioni del mondo e conoscenze indigene native, e letterature indigene.
Attiualmente si sta occupando, sempre in ambito accademico di: lo sviluppo delle comunità indigene, sviluppo rurale, sviluppo sostenibile, culturale / economico / politico di autodeterminazione, la gestione delle risorse culturali, le strategie di riduzione della povertà.
Victor Montejo è stato un giornalista di un quotidiano nazionale in Guatemala e ha ottenuto Prima Menzione d'Onore per la migliore colonna in America Native, Cornell University. Native American Journalists Association.
Nel 2000, il suo libro “Voices from Exile: Violence and Survival in Modern Maya History” ha ottenuto il Premio “Race, Ethnicity and Politics Award, American Political Science Association”, a Washington DC e nel 2003, ha ottenuto un premio Fulbright Scholars, per la ricerca e la didattica in Guatemala, dall’Universidad del Valle de Guatemala.

Dal 2004-2008, Montejo ha ottenuto un seggio nel Congresso nazionale del Guatemala ed è stato nominato Ministro della Pace dalla presidenza del Guatemala ed ha elaborato il Programma Nazionale per il risarcimento alle vittime del conflitto armato in Guatemala.
E’ stato presidente della Commissione del Congresso delle popolazioni indigene.
Come membro del Congresso ha creato ha varato la legge che istituisce la Giornata Nazionale dei Popoli Indigeni del Guatemala-

Victor Montejo è un autore riconosciuto a le livello internazionale.
Tra le sue pubblicazioni più importanti: “Testimonianza: Morte di un villaggio del Guatemala” (1987/1993), “Popol Vuh: Sacred Book of the Mayas” (1999), “The Birds Who Cleans The World and Other Mayan Fables” (1991), “Voices from Exile: Violence and Survival in Modern Maya History” (1999), Q'anil: man of Lightning (2002), “Maya Intellectual Renaissance: Critical Essays on Identity, Representation, and Leadership” (2003).
Nel 1995 ha pubblicato la raccolta di poesie “Scupltured Stones”.

In Italia presso la Multimedia Edizioni ha pubblicato nel 1995 due volumi: “Testimonianza: Morte di un villaggio del Guatemala”, “L’uccello che pulisce il mondo e altre favole maya”.

12,50 €
Comprami
e Leggimi