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04/04/2011
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Mahmoud Darwish
(arabo: محمود درويش ; al-Birweh, 13 marzo 1941 – Houston, Texas, 9 agosto 2008) è stato un poeta e scrittore palestinese.
È autore di circa venti raccolte di poesie (pubblicate dal 1964 a oggi) e sette opere in prosa, di argomento narrativo o saggistico. È considerato tra i maggiori poeti in lingua araba. È stato giornalista e direttore della rivista letteraria "al-Karmel" (Il Carmelo), e dal 1994 era membro del Parlamento dell’Autorità Nazionale Palestinese.
I suoi libri sono stati tradotti in più di venti lingue e diffusi in tutto il mondo. Solo una minima parte della sua produzione letteraria è stata tradotta in italiano.[1] È scarsa anche la traduzione in lingua inglese della sua opera.
Mahmoud Darwish nacque nel 1941 nel villaggio di al-Birweh, situato in alta Galilea a est della città di Akko (Acri). Il suo villaggio natale oggi è distrutto e non più presente sulle carte. Nel 1948 - durante il primo conflitto arabo-israeliano - l’esercito di Israele scacciò gli abitanti di Birweh e rase suolo completamente l’abitato. Lo stesso destino era toccato ad altre quattrocento località palestinesi in seguito all’operazione di pulizia etnica compiuta dagli israeliani nella fase finale della guerra. I genitori di Mahmoud cercarono rifugio in Libano con il resto della popolazione per sfuggire ai massacri, ma furono tra i pochissimi che riuscirono rientrare nel loro paese, illegalmente, dopo appena un anno. Nel frattempo però la loro terra d’origine era diventata parte dello stato di Israele, i loro beni confiscati ed essi non godevano più di alcun diritto di cittadinanza.
In questa condizione fin da bambino Darwish si trovò nello status legale di “alieno”, cittadino che risiede come “ospite illegale” nel suo stesso paese. Da giovane fu arrestato e condannato più volte a pene detentive, per la sua presenza in Israele senza permesso e per aver recitato poesie in pubblico. Stuidò peraltro la lingua ebraica israeliana, perfezionando la conoscenza della sua lingua natia. Cominciò l’attività pubblicistica a diciannove anni, iscritto all'università non ebbe la possibilità di laurearsi a causa delle interruzioni degli studi nei periodi trascorsi in prigione, anche se in Unione Sovietica, a Mosca, si costruì nel 1971 una solida preparazione linguistico-letteraria.
Pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Foglie d’Ulivo, nel 1964. È un’opera che trasfigura in quadri di forte impatto l’identità nazionale palestinese. Divennero famose alcune poesie che raccontano la condizione dolorosa e folle dell’esilio. La carriera poetica di Mahmoud Darwish, dall’epoca della prima pubblicazione, mantiene legami ideali con la lotta armata del popolo palestinese per il ritorno alla sua terra (l’attività dei gruppi armati cominciò anch’essa nel 1964). La poesia di Darwish assumeva un ruolo di riferimento collettivo per la causa palestinese.
Fu direttore del quotidiano locale “Ittihad” (Unità) fino al 1970. In quell’anno abbandonò definitivamente la Palestina/Israele per un periodo di studio in Unione Sovietica. Da allora trascorse la sua vita risiedendo per periodi diversi nelle principali città del mondo arabo: Il Cairo, Beirut, Amman. A Beirut diresse un mensile palestinese (Shu'ūn Filistīniyya, "Affari Palestinesi"), quindi divenne direttore della rivista letteraria palestinese "al-Karmel", pubblicata da un dicastero dell’OLP. Visse per un lungo periodo a Beirut fino al 1982, quando la città fu assediata dall'esercito israeliano. Darwish dovette abbandonare il Libano insieme allo Stato Maggiore e al Comitato Esecutivo dell’OLP (l'organo di governo dell'OLP). Dopo un periodo di esilio a Cipro, visse tra Beirut e Parigi. Lavorò anche al Cairo presso il quotidiano nazionale "al-Ahram".
La seconda metà degli anni Ottanta furono l’epoca del suo maggiore impegno politico. Nel 1987 fu eletto nel Comitato Esecutivo dell'OLP. (Sempre nell'87 Darwish partecipa a Firenze alla rassegna "Poeti del Mediterraneo per la Pace", organizzato dagli Enti locali e dalla rivista culturale Collettivo R. Con Darwish ci sono lo spagnolo Goytisolo, l'italojugoslavo Damiani, l'israeiliana Ravilovich, il greco Apostolatos...).
In parte i suoi spostamenti dell’epoca e particolari della sua vita sono segreti (per ragioni di sicurezza ciò valeva per tutti gli esponenti di organizzazioni palestinesi). Darwish era stato una figura politica dalla metà degli anni Sessanta, quendo entrò nel Partito Comunista di Israele (Rakah). La sua carriera politica si svolse però nell'OLP, di cui divenne uno dei quadri. Al momento della sua elezione nell'organismo decisionale era considerato un rappresentante dell’ “ala dura”, la corrente che difendeva maggiormente il principio del diritto al ritorno dei profughi e la "distruzione" dello Stato di Israele. Si dimise dal Comitato Esecutivo sei anni dopo, nel 1993, perché contrario agli accordi di Oslo (accusò Yasser Arafat di eccessiva arrendevolezza nei negoziati).
Mahmoud Darwish ha redatto il testo della Dichiarazione d’Indipendenza dello Stato Palestinese, documento promulgato nel 1988 e riconosciuto da diversi stati.
Solo nel 1996, dopo 26 anni di esilio, ottenne un permesso per visitare la sua famiglia nello stato di Israele. È nuovamente direttore di "al-Karmel" (ri-fondata nel frattempo) ed è stato eletto nel Consiglio Legislativo Palestinese nei Territori, oggi tuttora occupati.
Mahmourd Darwish, che era un forte fumatore, è morto all'età di 67 anni a Houston (Texas) il 10 agosto 2008, per le complicanze di un delicato intervento al cuore. Già nel 1984 e nel 1998 aveva subìto delicati interventi al cuore.
Mahmoud Darwish era in contatto da anni con Casa della poesia che ha utilizzato suoi testi e suoi scritti nel corso di diverse manifestazioni.
(da Wikipedia)
Poetry
* Asafir bila ajniha (Wingless birds), 1960
* Awraq Al-Zaytun (Leaves of olives), 1964
* Ashiq min filastin (A lover from Palestine), 1966
* Akhir al-layl (The end of the night), 1967
* Yawmiyyat jurh filastini (Diary of a Palestinian wound), 1969
* Habibati tanhad min nawmiha (My beloved awakens), 1969
* al-Kitabah 'ala dhaw'e al-bonduqiyah (Writing in the light of the gun), 1970
* al-'Asafir tamut fi al-jalil (Birds are Dying in Galilee), 1970
* Mahmoud Darwish works, 1971. Two volumes
* Mattar na'em fi kharif ba'eed (Light rain in a distant autumn) 1971
* Uhibbuki aw la uhibbuki (I love you, I love you not), 1972
* Jondiyyun yahlum bi-al-zanabiq al-baidaa' (A soldier dreaming of white lilies), 1973
* Complete Works, 1973. Now al-A'amal al-jadida (2004) and al-A'amal al-oula (2005).
* Muhawalah raqm 7 (Attempt number 7), 1974
* Tilka suratuha wa-hadha intihar al-ashiq (That's her image, and that's the suicide of her lover), 1975
* Ahmad al-za'tar, 1976
* A'ras (Weddings), 1977
* al-Nasheed al-jasadi (The bodily anthem), 1980. Joint work
* The Music of Human Flesh, Heinemann 1980, Poems of the Palestinian struggle selected and translated by Denys Johnson-Davies
* Qasidat Bayrut (Ode to Beirut), 1982
* Madih al-zill al-'ali (A eulogy for the tall shadow), 1983
* Hissar li-mada'eh al-bahr, 1984
* Victims of a Map, 1984. Joint work with Samih al-Qasim and Adonis in English.
* Sand and Other Poems, 1986
* Hiya ughniyah, hiya ughniyah (It's a song, it's a song), 1985
* Ward aqal (Fewer roses), 1985
* Ma'asat al-narjis, malhat al-fidda (Tragedy of daffodils, comedy of silver), 1989
* Ara ma oreed (I see what I want), 1990
* Ahad 'asher kaukaban (Eleven planets), 1992
* Limaza tarakt al-hissan wahidan (Why Did You Leave the Horse Alone?), 1995. English translation 2006 by Jeffrey Sacks (Archipelago Books) (ISBN 0-9763950-1-0)
* Psalms, 1995. A selection from Uhibbuki aw la uhibbuki, translation by Ben Bennani
* Sareer El-Ghariba (Bed of a stranger), 1998
* Then Palestine, 1999 (with Larry Towell, photographer, and Rene Backmann)
* Jidariyya (Mural), 2000
* The Adam of Two Edens: Selected Poems, 2000 (Syracuse University Press and Jusoor) (edited by Munir Akash and Carolyn Forche)
* Halat Hissar (State of siege), 2002
* La ta'tazer 'amma fa'alt (Don't apologize for what you did), 2003
* Unfortunately, It Was Paradise: Selected Poems, 2003. Translations by Munir Akash, Caroyln Forché and others
* al-A'amal al-jadida (The new works), 2004. A selection of Darwish's recent works
* al-A'amal al-oula (The early works), 2005. Three volumes, a selection of Darwish's early works
* Ka-zahr el-lawz aw ab'ad (Same as almond flowers or farther), 2005
* The Butterfly's Burden, 2007 (Copper Canyon Press) (translation by Fady Joudah)
Prose
* Shai'on 'an al-wattan (Something about the homeland), 1971
* Wada'an ayatuha al-harb, wada'an ayuha al-salaam (Farewell, war, farewell, peace), 1974
* Yawmiyyat al-hozn al-'aadi (Diary of the usual sadness), 1973 (Turkish translation, 2009 by Hakan Özkan [2])
* Dhakirah li-al-nisyan (Memory for Forgetfulness), 1987. English translation 1995 by Ibrahim Muhawi
* Fi wasf halatina (Describing our condition), 1987
* al-Rasa'il (The Letters), 1990. Joint work with Samih al-Qasim
* Aabiroon fi kalamen 'aaber (Bypassers in bypassing words), 1991
* Memory for Forgetfulness, 1995 (University of California Press) (translated by Ibrahim Muhawi)
* Fi hadrat al-ghiyab (In the presence of absence), 2006
* athar alfarasha (A River Dies of Thirst: journals), 2009 (Archipelago Books) (translated by Catherine Cobham)
Awards
* The Lotus Prize (1969; from the Union of Afro-Asian Writers)
* Lenin Peace Prize (1983; from the USSR)
* The Knight of the Order of Arts and Letters (1993; from France)
* The Lannan Foundation Prize for Cultural Freedom (2001)[46]
* Prince Claus Awards (2004)
* "Bosnian stećak" (2007)
* Golden Wreath of Struga Poetry Evenings (2007)
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