Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

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Alberto Masala Italia italiano Sardo, vive a Bologna. Poeta e traduttore, agisce in contesto internazionale nei principali luoghi della poesia e dell'arte. Da anni sperimenta in concerto con musicisti di varie provenienze. Nella scrittura usa diverse lingue. Pubblica in Italia, USA, Francia. È in raccolte e antologie in Italia, Francia, Spagna, Germania, Ungheria, Russia, Albania, Bosnia, USA, Iraq. Ha tradotto Jack Kerouac, Judith Malina, Lawrence Ferlinghetti, Serge Pey, Peppinu Mereu. Ha diretto progetti d'arte in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Asuni). Nel suo percorso anche performance, teatro, cinema, radio (a RAI Radio3, per Storyville, ha curato le serie su Tom Waits e Allen Ginsberg. bibliografia essenziale

. per Joseph Beuys con R. Barbanti, L. Bolognesi, A. Roca. Ravenna: Montanari, 1998
. Mediterranea. con le foto di Massimo Golfieri. Nuoro: Il Maestrale, 2000.
. Proveniamo da estremi. (libro+CD) con Fabiola Ledda e Antonio Are. Bologna: Erosha/ETL 2002
. TALIBAN, i trentadue precetti per le donne. Bologna: ETL, 2001.
- Bilingual edition translated from the Italian by Jack Hirschman and Raffaella Marzano.
- ETL/Suoninversi (seconda ed. 2007, terza ed. 2012).
- Traduit de l’italien par Ambre Murard. Buzet sur Tarn, France. N&B éditions, 2003.
. In the Executioner’s house. Bilingual ed. transl. by Jack Hirschman, Berkeley, USA: C.C. Marimbo, 2003 - (2^ ed. 2007).
. Geometrie di libertà. con Luca Panzavolta e Antonio Barocci. Arezzo: ZONA, 2004.
. Alfabeto di strade (ed altre vite). Nuoro: il Maestrale 2009 - (2^ ed. 2011)
. Paesaggi d'Autore con Marcello Fois (Diabasis 2010)
. Geometrie di libertà. Terza scrittura, con Alessandro Giammei e Marzia D'Amico. Nuoro: Il Maestrale, 2012.
. Alphabet of the Streets (and Other Lives). Tr. by Jonathan Richman with Jack Hirschman and Giada Diano.
In uscita negli USA (2012)
. Ha composto l'opera jazz Mercy Mercy Mercy (a continuum for Jaco Pastorius) scrivendo anche le ritmiche e gli andamenti
(una produzione originale per Santannarresi jazz 2011).
hanno scritto di lui…

Jack Hirschman - … un poeta dell’esortazione, un anarchico con coscienza di livello culturalmente internazionale, ed una produzione di tale ispirazione e tanto catalisticamente “avanti” da essere progenitrice come lo sono stati Antonin Artaud in Francia e Julian Beck con il Living Theater negli U.S.A. In breve, è coinvolto in una poesia di provocazione - come, dice, Pasolini - ma con questa differenza: dove Pasolini portò le sue idee di provocazione sullo schermo e fu in altro modo intenzionalmente e intensamente un intellettuale attivista, o un attivista dell’intelletto, Masala ha insistito nella carica orale della performance pubblica del suo lavoro, che in gran parte è in forma omaggiante e litanica, e, sì, esortativa è la parola giusta. C’è una fondamentale ragione in questo approccio: Masala è Sardo di nascita, e benchè abbia vissuto a Bologna per più di una generazione, lui possiede sia orgoglio Sardo sia memoria di Sardo, entrambi collegati alla grande tradizione della poesia orale e al saperli rendere poetici, cosa che, a differenza del continente, è parte del vero substrato della storia della Sardegna. Dare voce alle parole fa parte dell’essenza. E Masala ha sempre dato spazio a questa essenza per essere essenziale nel modo in cui si rivolge alla vita ed esprime sé stesso.

Serge Pey - È uno fra i maggiori testimoni della poesia contemporanea. Interprete critico della grande tradizione orale, lucido vociferatore che estende e rinnova nello spazio ritmico del senso le sue pronunce sovversive.
... Non c’è poesia nazionale. I poeti non hanno patria. Le fondazioni delle loro case è l’esilio stesso. Non l’esilio della lingua ma quello del senso. Il poeta si batte per il senso. I poeti nel mondo fondano una repubblica invisibile che partecipa nel quadro di questi incontri immensi alla testimonianza possibile di un altro modo di abitare il mondo. Ma abitare il mondo comincia nel suo quotidiano. Nella sua maniera di dare il bacio o la morte alle cose quotidiane. Oggi il messaggio della poesia è esemplare. Il poeta deve essere un resistente. La difesa della poesia è la difesa dell’uomo intero. Penso al poeta italiano Alberto Masala.

Alberto Bertoni - ... risuona con timbro ineguagliabile la polifonia (di stili, di registri, di lingue, di temi, di esperienze davvero “internazionali” ma non necessariamente globalizzate e soprattutto di prosodie profonde) che Masala è abilissimo a concertare, con mano magistrale e con l’istinto incontaminato di una passione performativa che sa distruggere dall’interno ogni residua barriera tra scrittura e oralità.

Giancarlo Porcu - … Masala conosce bene gli strumenti dell’artigianato poetico orale e dei loro modi d’uso. È la sua prima formazione “di strada”, le rime dei cantadores – gli improvvisatori accompagnati anch’essi dal tenore – gli hanno salato il sangue. E su questa eredità innesta una sensibilità ideologica e formale avanzata, fornendo un prodotto attivo e, quindi, quanto mai distante da una proposta fissista dell’identità culturale isolana.