Nuovo sito per Casa della poesia. Cosa ne pensate? Inviateci un feedback
04/04/2011

mussapi-roberto

6a00d8345167db69e20147e0d588c1970b-800wi
Roberto Mussapi Italia italiano Roberto Mussapi è nato a Cuneo nel 1952 e vive a Milano. Tra i volumi di poesia ricordiamo: "La gravità del cielo", Jaca Book, 1983; "Luce frontale", Garzanti, 1987; "Gita Meridiana", Mondadori, 1990; "Racconto di Natale", Guanda, 1995; "La polvere e il fuoco", Mondadori, 1997; "Antartide", Guanda, 2000; "Il racconto del cavallo azzurro", Jaca Book, 2000. È autore di teatro con drammi in versi e in prosa, e ha tradotto, fra gli altri, testi di Stevenson, Melville, Walcott, Heaney e Shelley.
Ultimi suoi libri, nel 2007, la raccolta "La stoffa dell'ombra e delle cose", l'opera teatrale in versi, "Il testimone", e "Tusitala, il narratore. Vita di Robert Louis Stevenson".
Scrive Roberto Mussapi: «Il viaggio non esotico, cioè non evasivo, conduce al proprio centro, all'identità profonda, ed è l'orizzonte che rende possibile la scoperta di sé». E ancora: «Il viaggio come lo intendo non è peregrinante, è un'impresa». I luoghi del mito classico, della grande tradizione letteraria anglosassone, non diversamente da quelli delle nostre metropoli sono le stazioni fondamentali del viaggio poetico dell'autore. Tuttavia è anche a una dimensione cristiana che indica, e quasi afferma fiduciosa, una salvezza al di là di qualsiasi tragedia e persino di qualsiasi oltretomba che dobbiamo l'originalità più viva di questo poeta.
Ha preso parte nel 2005 a "Il cammino delle comete" (Pistoia) e nel 2007 agli "Incontri internazionali di poesia di Sarajevo".
Principali pubblicazioni:

Poesia:

La gravità del cielo (Società di Poesia, 1983)
Accanto al fiume oscuro (Edizioni della Meridiana)
Luce frontale (Garzanti, 1987, nuova edizione Jaca Book, 1998)
Gita Meridiana (Mondadori, 1990)
Racconto di Natale (Guanda, 1995)
Tredici poesie. Audiolibro(Rugginenti - 1997)
La polvere e il fuoco (Mondadori, 1997)
Antartide (Guanda, 2000)
Il racconto del cavallo azzurro (Jaca Book, 2000)
L' avventura della poesia (Jaca Book - 2002)
La stoffa dell'ombra e delle cose (Mondadori - 2007)
La paglia di Van Gogh. Poesia e altri incantesimi (Dell'Oro Marco,Marietti, 2008)
L'incoronazione degli uccelli nel giardino, Salani, 2010
La veneziana, con saggio introduttivo di Yves Bonnefoy, Le lettere, 2010
Frammenti dall'esistenza di Maria, Raffaelli, 2012

Teatro:

Villon (Jaca Book, 1989)
L'Olandese Volante (radiodramma, RAI-ERI, 1989)
Voci dal buio. Drammi in versi (Jaca Book, 1992)
Teatro di avventura e amore (Jaca Book, 1994)
La grotta azzurra (Jaca Book, 1999)
Il testimone. Teatro (Jaca Book - 2007)
Resurrexi, Jaca Book, 2009 (oratorio con musiche di Alberto Colla, commissionato dalla CEI e da Fondazione Arena di Verona, eseguito dal 2006 al 2008, con voce recitante di Massimo Popolizio e il soprano Fiorenza Cedolins)
Sindrome Otello, giugno 2006 (monologo per musiche di Uri Caine, commissionato dall'Auditorium di Roma, con voce recitante di Massimo Popolizio)
Femmina, fuoco (monologo realizzato dalla compagnia Krypton, per la regia di Giancarlo Cauteruccio, con interprete Ornella Vanoni. Prima esecuzione al Festival della Magna Grecia a Diamante e Lamezia)
Antartide, o dell'immersione nel bianco, 8 febbraio 2008 (monologo realizzato dalla compagnia Krypton, regia e ideazione di Giancarlo Cauteruccio, prima esecuzione al Teatro Studio di Scandicci)
Cadens revixi, 26 giugno 2009 (oratorio con musiche di Sergio Rendine, commissionato dal Festival di Pasqua e dalla Basilica di San Paolo, eseguito alla Basilica di San Paolo fuori le mura)

Narrativa:

Tusitala (Leonardo, 1990)
Il tesoro di Capitan Kidd (De Agostini Scuola - 1994)
Appuntamento a Balascam (per ragazzi, Laterza, 1998)
Le fate del mare vol. 1 (Salani - 1999)
Le avventure di Belsemir(Salani - 1999)
Il mondo sopra e sotto la terra(Salani - 2000)
New arabian nights (I Quaderni del Battello Ebbro - 2001)
Lo stregone del fuoco e della neve (Salani - 2001)
Inferni, mari, isole. Storie di viaggi nella letteratura (Mondadori Bruno - 2002)
La veneziana (LietoColle - 2004)
Volare (Feltrinelli - 2008)
La tempesta di William Shakespeare raccontata da, Jaca Book, 2008
Faust di Wolfgang Goethe raccontato da, Jaca Book, 2009
L'Avaro di Molière raccontato da, Jaca Book, 2009

Saggi e altre pubblicazioni:

Il centro e l'orizzonte. La poesia in Campana, Onofri, Luzi, Caproni, Bigongiari(Jaca Book - 1985)
Dov'è andato chi ha lasciato quel vuoto?- di Pittini Filiberto, Mussapi Roberto, Ottone Piero(Antea - 1994)
Gli spalti e il bosco (Le Lettere - 2004)
Il necessario incanto. Conversazioni sulla poesia, Pagni Fabrizio (Le Lettere - 2006)
Il libro del mare (Jaca Book - 2007)
Tusitala, il narratore. Vita di Robert Louis Stevenson (Ponte alle Grazie,2007)
La paglia di Van Gogh: la poesia e altri incantesimi, Marietti 1820, 2008 (conversazione con Marco Dell'Oro)
Poesie, visioni, Raffaelli, 2010 (dialoghi con Massimo Morasso)

Per l'editore Salani ha riscritto le fiabe italiane dell'Archivio Salani. Nella collana detta La città delle fate, sono usciti tre volumi.
Ha curato e tradotto molti autori, tra cui Byron, Shelley, Keats, Melville, Marlowe, Stevenson, Beckett, Bonnefoy, Heaney, Walcott.
Tradotto in molti paesi, tra i suoi libri più recenti pubblicati all'estero è Le voyage de midi (Gita Meridiana, apparso nel 1999 per i tipi di Gallimard, Paris, con prefazione di Yves Bonnefoy).
L'infinito e gli «altri incantesimi» di Mussapi

«Questo libro parla di qualcosa che non c’è. Più precisamente di qualcosa che non c’è più. Parla dell’infinito». Così presenta la sua intervista, nell’introduzione, l’intervistatore, il giornalista Marco Dell’Orto, e di fronte a tale cimento, da far tremare le vene ai polsi a chiunque, l’intervistato, il poeta, drammaturgo e saggista piemontese Roberto Mussapi, non si è perso d’animo e ha provato a rispondere, con risultati a tratti davvero sorprendenti. Ne è scaturita una lunga e articolata discussione “Sulla poesia e altri incantesimi”, come indicato dal sottotitolo, che ha come punto di partenza proprio quello dell’incantesimo, che è l’ubi consistam della poesia e, di converso, il disincanto, che sembra essere la cifra della contemporaneità.
Il primo capitolo di “La paglia di van Gogh” è intitolato «Anime di ghiaccio e nostalgia dell’infinito», e regala al lettore una serie di spunti interessanti. È notevole osservare la libertà con cui Mussapi passa da una disciplina all’altra, dalla poesia alla musica alla scienza, dalla pittura al teatro: in particolare spiccano la pagina sulla speranza (definita «mistica dei semplici» e «volo degli innocenti») e quella sulla ri-valutazione critica di Galilei. Nel secondo capitolo la riflessione si fa un po’ più tecnica e meno libera e si concentra sul rapporto tra preghiera e poesia: il richiamo a Dante, a Luzi ma anche a Michelangelo e a Eliade è forse inevitabile. Ma è negli ultimi due capitoli del libro che l’intervista raggiunge forse il suo apice. Sono dedicati al tema della risurrezione (viene in mente il saggio di Borges sulla «risurrezione della poesia») e al fatto che l’uomo avverte che la morte può essere vinta solo dall’amore.
Splendida in tal senso è la rilettura di Mussapi sul classico d’animazione della Disney della famosa favola di Perrault «La bella addormentata nel bosco». Un film d’animazione «al quadrato» visto che il tema è la ri-animazione di un mondo caduto nel sonno quasi mortale del sortilegio, una ri-animazione che può avvenire solo da uno scandaloso bacio al «cadavere» della principessa Aurora dormiente. Ancora più «scandalosa» è la lettura di un altro «mito letterario» esaminato da Mussapi nell’ultimo capitolo, quello di Prometeo, qui visto nel suo epilogo raccontato da Eschilo in cui il semidio è incatenato e punito per il suo gesto (il furto del fuoco degli dei) a favore degli uomini. Al di là di ogni lettura ormai sedimentata, per cui «prometeico» è ogni uomo che si ribella contro gli dei, Mussapi coglie in modo arguto la forza di questa insolita «figura Christi»: il dio che è incatenato e muore sotto il supplizio per amore degli uomini. È questa una delle tante intuizioni che fanno di questo saggio una lettura obbligata se qualcuno vuole provare ad accostarsi al mondo dell’arte (non solo poetica) con occhio e cuore libero, non convenzionale o, peggio, preconcetta.
tratto da http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=3660