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04/04/2011

12-arcani Estratto

12 Arcani Gli Arcani rappresentano, nella vasta produzione poetica di Jack Hirschman, un tassello importante e straordinario, la punta più avanzata della sua ricerca. Si tratta di lunghi componimenti nei quali la sua scrittura si esalta e si libera, nei quali confluiscono i suoi saperi, le sue sensibilità, le sue ossessioni e i suoi amori; essi fondono l'impegno politico e i temi sociali, sempre presenti nella sua poesia, con gli strumenti letterari acquisiti negli anni; essi miscelano sapientemente la vita di strada con la storia, gli incontri reali o immaginari con la solennità del sacro, l'eros sempre presente nei suoi versi con l'ossessione dell'olocausto e degli orrori del nazismo vecchio e nuovo.
12-arcani
12 Arcani 2004 88-86203-18-7 188 Altre Americhe Raffaella Marzano, Sergio Iagulli Raffella Marzano
15,00 €

Nessuno Stock

L’Arcano Quntzeros

1.

Scagliare una chiave inglese
nella totale
mobilitazione della macchina dell’Impero,

per quelli “sotto un sole che ha
la gola tagliata fin dalla nascita”
un “sole nato in catene
che brilla solo di notte”,
dove i cani mangiano
corpi morti nelle strade,
e le radici sono in cattività,
e il più semplice pane geme
prima ancora di entrare in bocca,
dove la vendetta va mano nella mano
con la desolazione alla Scuola del Suicidio,

entrare in questa stanza con un folto tappeto,
slacciare la cintura dai
tuoi fianchi religiosi;

e con coloro che vogliono assassinare
gli assassini, e coloro che vogliono
assassinare coloro che hanno assassinato gli assassini,
e con la shanda
la ripetuta shanda
e le ceneri di memoria stupita
che all’improvviso esse stesse
piangono i morti nel vento
che soffia attraverso ogni cosa,

sbottonare il tuo sangue
fin giù alla tua anima nuda,
chinarsi, cadere in ginocchio.

O lingua di petrolio fra le cosce
violate dell’Iraq la cui bocca spalancata
è Israele che lecca il culcio del fucile dell’America
mentre la pornofonia
della Palestina stuprata da tutti e tre
risuona attraverso il muro le grida di sborra
e saliva in lascivia mischiata.

Sì, è tutto chiaro ora, tutti qui ora
sono scelti: a faccia in giù o a occhi
serrati nel Razaya Yippale. O spalancati
come bocche intorno alla canna del fucile
che spara proiettili in ogni orifizio
in un’orgia di sborra letale.

O democrazia degenerata,
le tue onde di erba sradicate sono
il mare su cui noi animali impauriti
camminiamo e ci chiniamo e bruchiamo. Ma
non c’è straccio per quel periodo di dodici anni6
nel cuore della tua sete di sangue
né c’è fine ai bulldozer dell’immondizia
con i quali ci hai distrutto, noi che siamo
inoscenati dal tuo nulla,
guardandoci l’un l’altro con
occhi da coglione.

Così per quelli che pregano per la resistenza,
che si armano per la resistenza,
che si uniscono e impegnano i loro corpi
fino alla morte nella resistenza,
noi che non abbiamo mai scavato nella terra
per scoprire le radici
del suicidio che ticchetta
nei nostri orecchi ogni giorno,
noi per i quali la pace è un gioco di parole7
su un’arma o una donna da scopare
e che insistiamo su valori
che il resto del mondo sanguinante
sa che abbiamo già
gettato via –

Eccezionale America!
America l’Eccezione
ora chiede di essere regola
e righello
calato sul palmo aperto del genere umano,

che trionfò sui sovietici
in una masturbazione lunga 36 anni,
comprendente lo stupro del Vietnam,
gli snuff del Guatemala8,
l’ammassarsi di mucchi di denaro
sui comodini di Nicaragua,
El Salvador, Haiti per proteggere
la bordellizzazione di questi tempi.

Impero? Noi siamo la malavita
del mondo, guidati da una banda
di criminali ben vestiti, un Congresso
folle di lucro di codardi la cui
incallita indifferenza e esternazioni
di stronzate per il passaggio di leggi
di estorsione e banalità hanno assicurato
che a un uomo o una donna ci vorrà
tutta la vita per diventare
un semplice essere umano.

Impero davvero!
Tu gigantesca indegnità!
Tu immenso fallimento sul palcoscenico del mondo!

Solo quando, fra appena qualche anno, spaccone,
quel “mostro” (per usare il nome
guerrafondaio con cui già la definisci), ti avrà
sorpassato in ogni campo del progresso
umano e di umanità, e quella gente
sia più vecchia che più giovane di te,
un miliardo, dirà:
“Noi non vogliamo che tu faccia la guerra
mai più da nessuna parte sulla terra.
Se lo farai fermeremo te e le tue
armi di distruzione di massa
senza che si spari neanche un colpo.
Noi siamo la maggioranza. Tu sei un ragazzino indisciplinato.
Vai nell’angolo e impara la lezione” –

allora, America, finalmente sarai libera.