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04/04/2011

anime-scalze Estratto

Anime scalze Maram al-Masri realizza un ritratto di donne vittime di violenza in Francia e nel mondo. Ispirate da storie vere, da incontri con donne vere, queste poesie - di scrittura semplice e diretta - procurano grande emozione. Esprimono, con grande tenerezza, il dolore, ma anche la dignità, la volontà di resistere e vivere in libertà, gioia e a volte umorismo, il sogno e la fantasia.
anime-scalze
Anime scalze 2011 88–86203–59–4 Poesia come pane Raffaella Marzano Raffaella Marzano
15,00 €
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e Leggimi
Le ho viste.
Loro,
i loro volti dai lividi celati.
Loro,
gli ematomi nascosti tra le cosce,
Loro,
i loro sogni rapiti, le loro parole azzittite
Loro,
i loro sorrisi affaticati.
Le ho viste
tutte
passare nella strada
anime scalze,
che si guardano dietro,
temendo di essere seguite
dai piedi della tempesta,
ladre di luna
attraversano,
camuffate da donne normali.
Nessuno le può riconoscere
tranne quelle
che sono come loro

* * *

Betty

Padre: Georges
Madre: Emma
Età: 83 anni
Professione: ex istitutrice


Betty
ha una gatta
che si chiama
Katheline.
Katheline,
la gatta di Betty
è odiata da tutti
tranne che da
Betty
che non ama che
Katheline
Betty
non fa niente altro
che stare seduta davanti alla finestra
a carezzare il pelo
della sua gatta cattiva,
Katheline
Katheline
che odia tutti tranne che
Betty.
Ma Betty si ostina
a tenere ogni giorno
il suo diario intimo,
l’unica cosa che la distrae
da Katheline.

Sabato : Katheline non mangia.
Domenica : Katheline ha mangiato due topi.
Lunedì : Katheline miagola molto.
Martedì : Katheline mi guarda con amore.
Mercoledì : Katheline ha perso un po’ di pelo.
Giovedì : Katheline …
Venerdì : Katheline. Katheline. Katheline.
Katheline Katheline
Katheline Katheline Katheline
Katheline Katheline Katheline Katheline

* * *

Madame Chevrot

Età : 75 anni
Professione : ex stiratrice


È da molto
che non vedo Madame Chevrot,
la donna che di solito
incontravo nella strada principale.
Mi sorrideva
e il suo sorriso mi costringeva a fermarmi,
anche se avevo fretta,
per parlare del tempo,
della sua bellezza di un tempo
e degli uomini che l’hanno amata.
Madame Chevrot è piccola,
un naso grosso come una melanzana
e pochi denti
rotti e neri,
Lei giura con fierezza, che sono veri.
Elegante, per quanto l’età lo permetta.
Truccata, tanto che le cascano le palpebre …
Al nostro ultimo incontro
mi ha raccontato
di aver conosciuto un uomo
nella sala da ballo
dove stava imparando la salsa.
Lui avrebbe tanto voluto vivere con lei …
Ma lei?
Lei esitava,
divisa tra rinunciare alla sua libertà
e rinunciare al suo russare,
perché, mi diceva,
è tutto quello che lui può offrirle
la notte.

* * *

Monica e le altre

Sui marciapiedi del mondo,
sotto il suo sole soffocante
o sotto i neon di una camera,
Monica, Nawal, Maya, Aïcha, Laura, Sandra e Yoko
nel freddo
e le sue ruvide carezze,
vestite della veste leggera della loro pelle,
hanno trasformato i loro corpi
in boutiques
nelle quali
fanno mercato.
Venditrici di piacere
per chi ne ha bisogno,
toccano
quelli che nessuno vuole toccare
ed offrono un istante di tenerezza
(forse)
a quelli che non ne hanno mai diritto.
Soldi …
soldi …
soldi …
in cambio
di venti o trenta minuti
nei quali
Monica, Nawal, Maya, Aicha, Laura, Sandra e Yoko
aprono le loro boutiques
e chiudono gli occhi.