Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

arcani Estratto

Arcani Sono poemi di morte e d'agonia della civiltà contemporanea ai quali però Hirschman riesce a dare sempre un segno di speranza, fiducioso com'è nella politica e nell'organizzazione. Gli arcani scelti si sviluppano secondo un ordine cronologico dal 1983 al 1998. Spesso prendono il via da commemorazioni (la morte del figlio David, del padre Shupsl, dei poeti Bob Kaufman, Allen Ginsberg, Pasolini) o da "occasioni" (la rivolta di Los Angeles, la guerra del Golfo, le chiese nere bruciate, ma anche un amore che finisce ed uno nuovo che nasce), ed esplodono in frammenti di ricerca poetica nei quali emergono i temi e le immagini preferite del poeta, che miscela sapientemente la realtà con il metafisico, l'attualità con la memoria del passato.
hirscharcani
Arcani 1999 88-86203-28-4 136 Altre Americhe Raffaella Marzano Anna Lombardo - Mariella Setzu - Raffaella Marzano
12,50 €

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L'ARCANO DI BOB KAUFMAN

Radice di nero, radice di ebreo,
in un mondo Rosso, tu
la cui testa è stata pelle di tamburo
per i manganelli dei Maiali e i bastoni dei Sicari
che recitavano il loro numero della guerra fredda - Dirty Commie!-
sulle tue tempie...
radice della protesta del sud
e del grido del nord, tu
le cui orecchie riempirono
di sirene (e non quelle del mare),
il cui cervello cercarono di lavare riportandolo
a tempi antebellum o
impiccarono in un qualche Bellevue
di elettrochock
perché rifiutasti di non cantare
la madrepatria sovietica,
Sinferopol e le fattorie collettive,
perché quando Robeson fu lapidato
e gli Yankee gongolarono,
quando i Rosenberg furono arrostiti
e gli Yankee applaudirono
tu stavi organizzando i minatori nel Sud
per la Rivoluzione
ed è per questo che gli Yankee bussarono
alle porte di dietro delle tue ginocchia
e ti buttarono a terra
come una balla di cotone nero
e non c'era alcuna difesa, allora,
il Partito fuggiva spaventato
e il Negro stava ancora spargendo melassa
e si mangiava le mani;
così gli Yankee ti picchiarono e ti picchiarono ancora
e "a volte i colpi sono così forti -
non so!" come gridava
il messaggero nero di Vallejo,
ed è questa la verità del Beat,
il dolore dei calci fascisti nelle costole,
il dolore delle braccia torte dai delatori
del Quinto Emendamento,
e come tu ti alzasti soffrendo in bellezza,
finisti di essere un pigmeo preso a calci
con una fiammante poesia nera
"dura come jazz, scintillante"
per la tragica incandescenza
degli assassinii del volto della Nazione
e fondesti
le sue fameliche povertà
le sue contraddizioni di brividi da vino a buon mercato agli angoli delle strade
le sue dialettiche di cristallo e bombe
i suoi tappeti e le Pantere
la sua malattia elite beat carne e mangiata piedi-in-bocca
le sue estorsioni e corruzioni splashdown
il suo stato attuale e i suoi stupidi video
con la tua feroce gentilezza,
il tuo patchwork di poesie che ha sempre protetto le nostre orecchie morse dalla guerra,
i tuoi borbottii freak e le ferite aperte di vibrazioni di catodi e Bemsha's tune,
il tuo vino a scrocco e gli orgasmi di moccio che hanno sempre disgustato i borghesi,
il tuo tenerti in disparte le vigorose strette di mani,
il segno della vittoria delle tue palme rivolte verso l'alto,
quegli occhi in cui il sorriso sorgeva sempre,
le tue elastiche esclamazioni saltellanti e gli avanti che rimbalzano,
il tuo amore numerico per l'8610
(O Sequoia nera su queste strade Cherokee di Parker
e il sentiero delle lacrime di Eileen,
O energia che venne dalla spinta dell'amore per Lynne!)
il tuo fumare marijuana appoggiato a un muro di un vicolo di Chinatown,
la tua testa che si muove su e giù mentre legge e crea un bop segreto
e contemporaneamente cabala,
il tuo vagabondare nel tenderloin e le cadute e il coma,
la tua figura solitaria alla finestra dell'hotel
mentre fissa giù verso North Beach
che ti ha sempre rispettato
come la migliore tazza di caffè in America
venerando la sua bocca più preziosa
O cuore della strada
ecco una sfumatura di marrone e una riflessione
nella vita di vino e rumore
in cui l'intero albatros
intorno al collo di un uomo scompare
ed egli resta eternamente giovane e trasparente -
O cuore della strada
quelle canzoni che cantammo insieme
si sollevano dalle tue poesie
come tu ti sollevasti dai bassifondi
con una giusta e brillante alfabetizzazione
riempiendo le dita votanti del Sud ora
con l'egemonia del lavoratore nero,
sollevando fasci di grano sulle
spalle di una giovane Haiti,
e nutrendo la bocca che si inaridisce
di questo paese che muore sfruttato dai padroni
acqua fresca dall'idrante
che hai portato sotto il braccio attraverso l'inferno
suonandolo come un bongo
tuonando un izobongo
affinchè tutti si alzassero al ritmo
dell'anima senza suono
ed essere note
dell'infinito
arcobaleno verso l'Internazionale


Traduzione di Raffaella Marzano