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04/04/2011

epigrammi-romani Estratto

Epigrammi romani Sinan Gudžević è ormai una leggenda. Nelle letterature dei Balcani, della Mitteleuropa e del Mediterraneo non c'è nessuno che anche minimamente possa essere paragonato a Sinan. Sinan è un unicum, un originale. Sinan è una particolarità sui generis. (Boris Novak)
epigrammi-romani
Epigrammi romani 2006 88-86203-18-7 80 Poesie come pane Raffaella Marzano e Sergio Iagulli Sinan Gudžević e Raffaella Marzano
12,00 €
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1
Ciò che da tanto bramavi, rimira, anima mia:
Roma che splende nel sol autunnale eterna città.
Anima, godi a fondo il giorno che vivi e Roma,
Anche se questo piacere domani dolore sarà.

2
Più di tutti gli dèi m'è caro il corriere delle anime Ermes,
Più di tutti i saggi Senofane m'è sempre vicino:
Quest’estate il primo portò a me una ragazza,
Tale che dà ragione all'altro: l’Uno è il Tutto davvero.

3
Fiere, bestiame, uccelli decisero la sorte di Roma:
Lupa, grifone, bue, mucca, oca, leone.
A capo di questo serraglio si trova un insolito avo:
Uno tagliato con l’ascia – di legno il cavallo di Troia.

4
Nelle terme a Roma c’erano una volta biblioteche:
Affinché fresco e pulito potessi leggere i libri.
Oggi fra libri polverosi, che sporcano e danno starnuti,
Sarebbero più salutari le terme nelle biblioteche.

5
Ti lamenti, o Silva, che il cane Ulisse attacca la tartaruga.
Vuoi salvarla da lui, devi chiamarlo Achille.

6
Male ho dormito purtroppo, ma per fortuna ho dormito poco,
Disse così Nanìs a chi un dì l’ospitò.

7
Un passerotto saltella sotto una colonna di Piazza di Spagna,
Ferito e dolente, storpio ad un piede e claudicante.
Ma se t’avvicini a lui, lieve dal suolo s’invola,
Tutto agile e potente, come se nulla fosse.
A nessun altro che a lui somigliano queste poesiole —
Siate benevoli, o lettori, mi sfuggì questa parola!

8
Disse Democrito che sempre pensare a qualcosa di bello
È già di per sé il segno di aver una mente divina.
Quindi, una ragazza, da mesi qui a Roma è quello
Che alle menti divine aggiunge anche la mia.

9
Venti e piogge frequenti abbattono frutti dai rami,
Ma far cadere la foglia solo la grandine può.
E da quest’albero incolto spogliato già dall’autunno
Solo l’inverno col gelo togliere i frutti potrà.

10
Fu Parmenide quello che diede per primo la prova
Che della sera l’astro sia del mattino lo stesso.
Una possibile prova si offre anche a me questa notte.
Vuoi sapere qual è? Siedo alla finestra e veglio.

(...)