Giocose e incombenti, meditative e declamatorie, queste poesie affermano lo status di Salamun come uno dei più importanti poeti dell’Europa centrale.
– The New Yorker
Una poesia che picchia, che palpita, malinconica, voluttuosa. Che fa “gelare il sangue dei fiori e sconvolgere l’armonia”
– Nicole Zand, “Le Monde des livres”
“Tomas Salamun è un mostro?” Sicuramente è una persona fuori dagli standard della corporazione, generosa, galante, capace di witz e di slanci mistici del tutto privi di affettazione, che cammina e si muove elegantemente come i veneziani del tempo di Lord Byron. Le sue capacità linguistiche sono tremendamente acuite dalla curiosità e da una pietà sensuale per le immagini.
– Edoardo Albinati, Nuovi Argomenti