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04/04/2011

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In parata con i veterani delle guerre 1995 32 Una piccola raccolta di una delle voci più importanti rappresentative ed autorevoli della scrittura nativa nordamericana. 88-86203-19-5 Percorsi Raffella Marzano Franco Meli - Raffaella Marzano Carter Revard è nato a Pawhuska, in Oklahoma nel 1931, ed è un nativo americano di ascendenza Osage. Dopo aver studiato all’Università di Tulsa, ad Oxford e a Yale, ha intrapreso l’insegnamento universitario presso la Washington University di St. Louis.
Ha insegnato anche all’Amherst College, University of Tulsa e all’Università dell’Oklahoma. È andato in pensione nel 1997. Oltre che su riviste letterarie, le sue poesie sono state raccolte in tutte le principali antologie di poesia indiana contemporanea e nei volumi "Ponca War Dancers" (1980), "Cowboys and Indians", "Christmas Shopping" (1992) e "An Eagle Nation" (1993), "Family Matters", "Tribal Affairs" (1998) (una raccolta di saggi pubblicata dalla University Arizona Press. Recentemente, sempre la University Arizona Press, ha pubblicato la sua autobiografia "Winning the Dust Bowl".
Viene considerato uno dei più importanti ed autorevoli scrittori nativi americani. In Italia le sue opere sono state raccolte nell’antologia "Le parole nel sangue" (Mondadori), "Piste perdute, piste ritrovate" (Jaca Kook).
PERCHÉ CANTA IL COYOTE

C’era un piccolo ruscello, vicino alla tana,
Ridotto a un rivolo, quell’arida estate in cui
Nacqui. Una notte di fine agosto iniziò a piovere;
Il Tuono ci svegliò. Gocce precipitavano rumorosamente
Sulla terra riarsa, sulle dense foglie di quercia, sulle rocce
Cariche di lichene, e la pioggia scendeva dalla collina tumultuosa
E picchiettante, il vento bagnando soffiava nella tana; sentivo il
Gocciolio delle foglie, l’umido fruscio di rami fradici battuti da raffiche di vento.
E poi – il canto del ruscello mutò: sentii cadere una pietra
Si formarono nuove increspature con gorgoglii dalle tonalità più basse.
Là alle nuove increspature bevvi, il mattino seguente,
Fresca acqua limacciosa che mi fece battere i denti.
Pensai quanto fosse fragile l’equilibrio di quella pietra:
La tempesta creò musica, dopo di che il mio mondo cambiò.


Traduzione: Franco Meli
COYOTE TELLS WHY HE SINGS

There was a little rill of water, near the den,
That showed a trickle, all the dry summer
When I was born. One night in late August, it rained –
The Thunder waked us. Drops came crashing down
In dust, on stiff blackjack leaves, on lichened rocks,
And the rain came in a pelting rush down over the hill,
Wind blew wet into our cave as I heard the sounds
Of leaf-drip, rustling of soggy branches in gust of wind.
And then the rill’s tune changed – I heard a rock drop
That set new ripples gurgling, in a lower key.
Where the new ripples were, I drank, next morning,
Fresh muddy water that set my teeth on edge.
I thought how delicate that rock’s poise was and how
The storm made music, when it changed my world.
Revard Carter
Carter Revard, scrittore, poeta ed insegnante è di ascendenza Osage da parte di padre. È anche noto con il nome Osage, Nom-Peh-Wah-La, datogli nel 1952 da sua nonna, Josephine Jump.
Nato a Pawhuska, in Oklahoma nel 1931, la sua prima educazione nella riserva Osage è stata in una classe unica nella auqle convivevano tutti i gradi della scuola. In questo ambiente, il lavoro scolastico veniva abbinato a lavoretti di agricoltura. Revard iniziò in quell'ambito a sviluppare il suo interesse per la letteratura e la scienza. Una borsa di studio vinta in un quiz radiofonico gli ha consentito di conseguire una laurea presso l'Università di Tulsa, e lì le sue capacità gli fecero ottenere una nuova borsa di studio che gli ha permesso di studiare all'università di Oxford, conseguendo una nuova laurea e poi un dottorato di ricerca presso la Yale University nel 1959.

Revard ha insegnato prima all'Amherst College e poi per la maggior parte della sua carriera,presso la Washington University di St. Louis, a partire dal 1961.
È stato visiting professor presso l'Università di Tulsa e l'Università di Oklahoma. Insolitamente per un professore "nativo americano", il focus principale del suo studio e della sua carriera è stato lo studio di manoscritti medievali inglesi e il loro contesto sociale.
Revard ha anche prodotto lavori scientifici di linguistica (in particolare sulla transizione tra inglese medioevale e le forme successive del linguaggio) e in Letteratura nativa americana.

È andato in pensione nel 1997. Oltre che su riviste letterarie, le sue poesie sono state raccolte in tutte le principali antologie di poesia indiana contemporanea e nei volumi "Ponca War Dancers" (1980), "Cowboys and Indians, Christmas Shopping" (1992) e "An Eagle Nation" (1993), "Family Matters, Tribal Affairs" (1998) (una raccolta di saggi pubblicata dalla University Arizona Press. Nel 2001, sempre la University Arizona Press, ha pubblicato la sua autobiografia "Winning the Dust Bowl".

Viene considerato uno dei più importanti ed autorevoli scrittori nativi americani. In Italia le sue opere sono state raccolte nell’antologia "Le parole nel sangue" (Mondadori), "Piste perdute, piste ritrovate" (Jaca Book) e in un volumetto dal titolo "In parata con i veterani delle guerre straniere" della Multimedia Edizioni.

Carter Revard è un interessante contrasto tra il serio professore universitario che si occupa di storia e letteratura medioevale e il ricercatore entusiasta e attento alle tradizioni e ai cerimoniali del suo popolo, attivo sostenitore dei diritti delle Nazioni dei Nativi d’America.

Ha partecipato in Italia alle manifestazioni "Lo spirito dei luoghi. Incontri internazionali di poesia" (1996), "Verba Volant. Incontri internazionali di poesia" (1997), "Napolipoesia. Incontri internazionali di poesia" (1999 e 2002), "Sidaja" (2001), Incontri internazionali di poesia di Sarajevo (2003).
2,00 €

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