Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

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La morte del tempo 2017 128 Poesia, canto, musica jazz, forza, impegno, improvvisazione. Il primo libro italiano di una delle voci più belle della poesia americana contemporanea. Grande interprete della jazz-poetry, buddista, marxista. Incrocio e confronto tra culture orientali ed occidentali nella sua storia personale e nella sua poesia. 978–88–86203–83–8 Altre Americhe Casa della poesia Raffaella Marzano

















La risposta dei suprematisti bianchi all'arrivo dei cinesi in America è stata esclusione, deportazione e massacri. La memoria della loro presenza in alcune città californiane è stata cancellata. Solo ad una manciata di scrittori cinesi americani è concesso, dalla critica eurocentrica, di essere a disposizione del grande pubblico. Genny Lim merita un pubblico più ampio, ma il lettore medio americano troverà i suoi scritti difficili da accettare. Lei parla di una Chinatown dove la vita non è il biscotto della fortuna per turisti, e dove non tutti gli studenti eccellono. Le ambizioni dei genitori sono mortificate. I sogni sono irraggiungibili. I giovani subiscono provocazioni razziste, anche da parte di coloro che hanno sperimentato il razzismo sulla loro pelle. “I bambini siciliani prendevano in giro la nostra lingua”. La sua critica alla politica estera americana, “Baghdad esplode sotto il peso delle bombe”, allontanerà coloro che desiderano scrittori che li blandiscano. Genny Lim ha sempre detto la verità.
- Ishmael Reed


Il suo linguaggio è pervaso da visione jazzistica e impegno nelle lotte di coloro – dagli homeless alle minoranze razziali – a cui è richiesto di rimanere invisibili, marginali e sostanzialmente eliminabili. In questo senso La morte del tempo è un libro di poesie in cui diventa protagonista la parte nascosta e migliore della società nella sua lotta contro la distruzione del proprio canto, in un tempo di crescente fascismo.
- Jack Hirschman


Una persona che sogna farfalle, sotto i ponti della sua città, è una persona che riconosce le sue origini e, soprattutto riconosce la funzione della bellezza e della poesia, al di sopra del fuoco e della distruzione, come una forma di insegnamento che il linguaggio è come un veliero, che può far viaggiare la memoria attraverso l’oceano e il tempo. Come nelle poesie di Genny Lim, la storia sempre attraversa i mari.
- Nancy Morejon
BARDO


Che succede quando la poetessa perde la lingua?
Quando le metafore si sparpagliano come piume al vento?
Quando la voglia di parlare svanisce e
il significato è falso come il belletto su un cadavere?
I concetti sono innumerevoli come le mosche,
il desiderio altrettanto infinito come gli aghi di pino,
alti come sequoie che esplodono attraverso la volta del cielo
scivoliamo come granelli di sabbia attraverso sacche di memoria
I nomi delle cose sono come
corridori pronti a partire, cacciatori trasformati in preda
con sangue fresco sulle mie mani e
l’odore della carne vago
in questa tomba che conosco come vita
La poesia è uno specchio
un messaggero intrappolato
in una gabbia di apparenza
e colei che ascolta tenta
di rivendicare nel baratto
l’ombra del suo stesso corpo
nel sogno del suo stesso essere


DEVOTA


Questo amore che ho
mi riempie di stupore,
questo amore che sento
fiorisce, fiorisce…
la sua fragranza penetra,
i suoi petali custodiscono gelosamente.
Non violato da mani d’uomo,
come il sole, i cui raggi
bruciano senza consumare,
come il cielo, che solleva,
senza trattenere,
oh beatitudine, oh fonte senza nome!
Come il vento che si posa,
ma non muore mai.
Tu eludi lo sguardo,
come la rondine.


SUGLI ANGELI


Vedi un volto
che si staglia sulle nuvole
poi un’improvvisa variazione del vento
una falce che trancia le ossa
Cinque, dieci, venti anni passano
Le lacrime hanno prosciugato il vaso
della memoria fi no all’ultima goccia
Dal fondo ti arrampichi
raschiando speranza contro speranza
quella redenzione da trovare
nella fervente preghiera
Come giungere alla barca che brucia
in una scialuppa senza chiglia
e senza vele che graffi ano l’aria?
Prova
Lim Genny
Genny Lim è una poetessa , drammaturga e performer Cinese-Inuit Americana. Ha collaborato con alcuni dei maggiori musicisti jazz dek mondo, incluso Max Roach, Billy Higgins e Herbie Lewis. Ha partecipato a numerosi festivals jazz negli Stati Uniti, da San Francisco, San Jose, San Diego a Houston e Chicago.
Genny ha partecipato a The World Poetry Festival in Caracas, Venezuela nel 2005 e ha inciso numerosi CD insieme ai suoi collaboratori Jon Jang, in "Immigrant Suite" e Francis Wong, in "Devotee e Child of Peace".
Il suo dramma "Paper Angels", sulla condizione degli immiigranti cinesi detenuti a Angel Island, nella Baia di San Francisco ha ricevuto ampi riconoscimenti ed è stata rappresentata in Cina, Canada e in tutti gli Stati Uniti. È autrice di quattro libri di poesia, "Winter Place" (1989), "Child of War"(2003), "Paper Gods and Rebels" (2013), "KRA!" (2017).
Nel 2017 viene pubblicato dalla Multimedia Edizioni, con traduzione di Raffaella Marzano il suo primo libro italiano, la raccolta "La morte del tempo".

Per Casa della poesia Genny Lim ha preso parte agli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo nel 2008 e a NAPOLIPOESIA NEL PARCO, nel 2009.
Nel 2017 è stata ospite e residente nella casa alloggio di Casa della poesia di Baronissi.
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