ADDIO A SLOBODAN MARKOVIĆ
La cosa più importante quando cominciammo a scrivere
non era tanto creare versi
quanto nei versi riabilitare l’amore.
Su tutto quanto ci circondava aleggiava l’ombra della guerra passata.
Dovevamo per noi stessi e per la gente intorno a noi
riscoprire la bellezza delle mattinate d’inverno
e il valore di un sorriso dal finestrino del treno dei gitanti.
Dovevamo riabilitare tutte le parole dell’uomo
perché da coltello fino ad erba
tutte erano macchiate di sangue.
Scrivere una poesia
era la stessa cosa che piantare una betulla in un parco a venire
o
mettere un campanello ad una porta.
(...)