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04/04/2011

quattro-venti-marko-kravos Introduzione

Quattro venti Un'antologia poetica che raccoglie testi di un protagonista della minoranza slovena di Trieste.
quattro-venti-marko-kravos
Quattro venti 2019 978-88-86203-89-0 112 Mediterranea Casa della poesia TT.VV.
13,00 €
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Kravos è scrittore parco, essenziale, ben cosciente delle ragioni della propria attività poetica, come si avverte dai Cenni d’autore: un piccolo saggio in cui Kravos puntualizza: “Con l’accumularsi degli anni (…), le parole si raccolgono ancora di più su se stesse, pregne di esperienze, emozioni, di risonanze di altri tempi, di colpi di becco della coscienza e dell’ansietà per le scadenze in arrivo”. Nella propria opera, aggiunge, vecchio e nuovo confluiscono in un linguaggio in cui si rivela la volontà di far proprie la ricchezza e la tradizione della propria lingua “dotta e orale” e di “esprimere la propria identità nazionale/culturale/linguistica slovena” in “un ambiente di convivenza qual è Trieste, con il mondo italiano e le altre comunità presenti”. Da qui la necessità di una comunicazione tra le culture,
anche per la poesia.


– Elvio Guagnini


La poesia di Kravos è intrisa di natura, certamente non in senso romantico o come ornamento, bensì natura in funzione esistenziale. Non è assolutamente un oggetto di venerazione o ancor meno di idolatria, con l’uomo in posizione esterna, in un ruolo quasi di spettatore. Al contrario, l’uomo in questo caso è un esperto occhio interno, che sperimenta la natura da dentro e da questo punto di osservazione ne svela i miracoli e le meraviglie.
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I temi esistenziali e politico-sociali non sono estranei al poeta, sono intessuti nella poetica stessa di Kravos. La sua visione poetica comprende anche l’impegno in questioni sociali e pubbliche: con un atteggiamento poetico rispettoso e ponderato, con senso di responsabilità nei confronti della memoria storica.


– Juan Octavio Prenz