comincia il bombardamento
il terrore viene dal cielo
è un vecchio incubo che aveva mia madre
di bombe che venivano giù e una nuvola nera in alto
quando era incita di mia sorella più grande
e mio padre era in guerra
cade sempre su qualcun altro
e così è astratta
ecco una foto di gente che corre
con mazzi di rami avvolti da stracci
per bruciare dice
che ne possiamo sapere di quello che c’è sotto missili e bombe a tappeto
lanciate in nome della vendetta?
cade lontano eppure entra nel cuore come
un bambino bruciato
la nuvola nera
l’ardente rovo dei poveri
la corsa dei senza gambe verso nessun luogo
sbalordito per le parole per il prossimo capitolo di orrore
e sempre più povero il nemico
il già bombardato
ma non c’è alcun già: c’è solo questo bambino
colto dalla pioggia di fuoco
*
se non continuasse a comparire
sono uscita con la mente sgombra: guardando il mondo
su Market St dove lavoro: stava lì
senza gambe su una tavola a rotelle
spingendosi lungo
il marciapiedi con le sue bellissime mani
cambierei le mie ossessioni
se non continuasse a comparire
se non continuassero
a reinventarlo
quelli così certi della giustezza del loro potere
e la nostra verità è giù ad Abu Ghraib
nudo con le braccia alzate
con la merda a intonacargli la schiena
l’unica supplica degna dell’orecchio del dio
dalla forma umana: il figlio dell’uomo
e non è lui quello insozzato
ma quei teoreti dell’odio
con le loro menti bacate