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04/04/2011

PREMIO INTERNAZIONALE CASA DELLA POESIA REGINA COPPOLA Teatro A. Genovesi, Salerno Informazioni

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PREMIO INTERNAZIONALE CASA DELLA POESIA REGINA COPPOLA 09/06/2017 Teatro A. Genovesi, Salerno
PREMIO INTERNAZIONALE
CASA DELLA POESIA
REGINA COPPOLA

Proclamazione della vincitrice - Motivazione


Il Premio internazionale Casa della Poesia, è stato fortemente voluto dalla famiglia Cavallo-Coppola in piena sintonia con la Casa della Poesia di Baronissi-Salerno, per mantenere vivo il ricordo di Regina Coppola (16 giugno 1956 - 6 giugno 2015), la cui sensibilità verso i valori estetici e di solidarietà sociale sono ben noti a quanti l’hanno conosciuta. Il Premio, improntato alla sobrietà e all’assoluta indipendenza, non ha richiesto e non riceve patrocini o contributi da parte di Enti o Istituzioni pubbliche e private. Esso intende valorizzare il lavoro svolto da una donna nel corso degli anni in campo letterario e che sia stato affiancato da un rilevante impegno civile e sociale. E questo come omaggio a Regina Coppola e nella piena consapevolezza delle maggiori difficoltà ancora oggi affrontate dalle donne per emergere in ogni campo.
La giuria, presieduta da Raffaella Marzano e composta da Stefania Zuliani, Giancarlo Cavallo, Sergio Iagulli e Francesco Napoli, ha deciso di attribuire il primo Premio internazionale Casa della Poesia Regina Coppola a BARBARA KORUN, con la seguente motivazione:

La poesia della slovena Barbara Korun, tradotta e pubblicata in dodici lingue, sovversiva, onesta ed ironica, è il felice esito di un lavoro consapevole sia della grande tradizione letteraria del novecento, nel cui solco si inserisce con forte originalità, sia del valore della propria femminilità. I suoi versi, spesso sussurrati e tuttavia sempre vigorosi, riescono a trasmettere un messaggio positivo, non solo quando affrontano tematiche quali l’amore e l’erotismo, cui tanto bene la lingua slovena si presta (infatti possiede, oltre a singolare e plurale, anche il duale, specifico per coppie di persone o oggetti), ma perfino quando tratta il tema della morte che viene accettata in maniera naturale, quasi gioiosa (“il pensiero della morte è come / un soffice cuscino”, “la morte è come una sorella”, “la morte è […] una grande amica”). La poetica della Korun abbraccia oltre ai già citati specifici ambiti della condizione femminile e dell’amore, anche la Storia, l’attualità, l’ambiente, illustrati sempre con grande sensibilità e capacità di analisi, con il coraggio e la voglia di porsi domande, anche quelle a cui è difficile dare una risposta.
Ma Barbara Korun è una donna coraggiosa non solo in campo letterario: da tempo, infatti, è impegnata come volontaria nei campi di accoglienza dei profughi in Slovenia, dove svolge anche mansioni prettamente materiali, testimoniando, in questi tempi di muri e fili spinati in cui sembrano prevalere egoismo e paure, il valore della solidarietà nella sua concretezza quotidiana.
Per l’insieme della sua opera e per la grande sensibilità umana e sociale la giuria ritiene, in coerenza con gli intenti programmatici già menzionati, di conferire a Barbara Korun questo premio dedicato alla memoria di Regina Coppola.