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04/04/2011

Essere di colore Poesie

Essere di colore Being Colored
In uno di quei giorni,
dopo che il sole era piovuto
sulle strade del ghetto
lasciando nell’aria un arcobaleno
banchetti crescevano dal pavimento in ogni angolo
la gente si sedeva, se ne stava lì, soprattutto uomini
a raccontare leggende, minacciando di uccidere i loro nemici
i cani vagabondavano, raramente si poteva sentirli abbaiare
sopra la musica, che veniva dalle finestre
canzoni tristi, passeggiate, chiacchiere,
stanchi –
belle donne uscivano dal lavoro
toglievano mettevano la biancheria sulle corde.
Begli uomini coperti di cenere, qualcuno con i denti d’oro
arrivava da una paga da schiavo
nel bel mezzo di questa scena
ragazze brune-nere
sedevano nel portico con due trecce folte
un giorno erano diventate troppo vecchie per portarle
le loro madri, erano i premi
donne Alte-Brune-Nere
vestite alla marinara, che avrebbero sposato camionisti
avrebbero indossato abiti “Carmen Jones”
avrebbero fatto concorrenza alle chiacchiere delle vecchie signore
su chi assomigliava di più a Lena Horne
naturalmente le ragazze
quelle alte Brune-Nere
somigliavano fin troppo alle loro madri
che si diceva avessero superato in splendore le Stelle
che potevano cullare l’offesa fino a farla addormentare con le loro canzoni
loro non cantavano più
si erano sposate, avevano trovato Dio
un grosso scuro operaio edile
che giocava a poker, aveva sempre odiato la chiesa
cantava ancora il Blues
nei giorni in cui
il vento portava un caldo tale
che potevi quasi
sentire il sapore del Sole
in uno di quei giorni
c’è la possibilità
che qualcosa
qualunque cosa possa accadere
nelle loro vite
tranne che
Lavoro fisso e Giustizia



Voce: Amina Baraka
Piano: Gaspare Di Lieto, Sax: Peppe Plaitano, Drums: Gaetano Fasano, Bass: Tommaso Scannapieco
Napolipoesia nel Parco, Napoli, 2005.
On one of those days,
After the sun rained
Over ghetto streets
Leaving a rainbow in the air
Bars grew out of the pavement on every comer
Folks sat, stood around, mostly men
Talking legends, threatening to kill their enemies
Dogs roamed, their barks seldom could be heard
Over the people's music, that came from their windows
Blue songs, walks, talk,
Tired -
Good-looking women came in from sweatshops
Pulled clothes in off the lines .
Ashy handsome men, some with gold teeth
Came in from wage slavery
In the midst of this scene
Brown- Black girls
Sat on the porch with two thick braids
They had gotten too old to wear one day
Their mothers, were the prizes
High-Brown-Black women
With a sailor, Jater marry truck drivers
Could wear "Carmen Jones" dresses like Kiti cloth
Would compete in old ladies talk .
About who looked the most like Lena Home
Of course the young girls
The high Brown-Black ones
Was much too much like their mothers
Who was said to have out shined the Stars
Could rock sin to sleep with their songs
They no longer sang
Had married, found God
A big dark construction worker
Who played poker, always hated the church
StilI sang the Blues
On one of those days
When the wind carried the heat
You could aJrnost
Taste the Sun
On'one of those days
Is the PQssibiIity?
Of anything
AnYthing could happen
in their lives
Except
Steady work & Justice



Voice: Amina Baraka
Piano: Gaspare Di Lieto, Sax: Peppe Plaitano, Drums: Gaetano Fasano, Bass: Tommaso Scannapieco
Napolipoesia nel Parco, Napoli, 2005.
Raffaella Marzano