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04/04/2011

La lezione di storia Poesie

La lezione di storia The History Lesson
“La storia ci aiuta a riconoscere i nostri errori,
la seconda volta che li facciamo.”


Uomini, donne e bambini
spogliati nudi
gettati nel fiume gelato dell’inverno.
“La gente non sta tranquilla quando affoga.”

Uomini, donne e bambini
lanciati dalla cima del castello,
ossa rotte, crani sulle pietre.
Gemere, poi silenzio.

Uomini, donne e bambini
sotto tiro, corrono via,
corrono verso il petrolio che brucia.
Fiamme, fiamme, scoppietta la pelle.

Uomini, donne e bambini
che muoiono per le conseguenze, l’orrore,
le ferite che non guariscono.
Lente torture che si acuiscono col tempo.

Uomini, donne e bambini uccisi a caso
con precisione millimetrica. Bombardamento di precisione,
fuoco amico, oplà bombe, a grappolo.
Qualcuna scivola dalla lingua, qualcuna dalle dita.

I soldati starnutiscono, sbagliando a tracciare gli obiettivi.
Trasformando matrimoni in funerali.

Uomini, donne e bambini.
L’unico effetto collaterale che abbiamo avuto.

"History helps us to recognise our mistakes,
the second time that we make them."


Men, women and children
stripped naked
thrown into winter's freezing river.
"People aren't quiet when drowning."

Men, women and children
hurled from the castle top,
broken bones, skulls on stones.
Moaning, then silence.

Men, women and children
under fire, running away,
running towards the burning oil.
Flames, flames, crackling the skin.

Men, women and children
dying of aftermath, the horror,
the wounds that won't heal.
Slow tortures sharpened over time.

Men, women and children killed randomly
with pinpoint accuracy. Precision bombing,
friendly fire, oops a daisy bombs, clustering.
Some slip of the tongue, slip of the finger.

The soldier sneezing, wrongly tracing targets.
Turning weddings into funerals.
Men, women and children.
The one collateral we've got.


Raffaella Marzano