Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
Tarcento Tarcento
Dunque questo è il paradiso
dove scivoli al tuo posto a tavola,
tutti gli altri occupati
da qualche doppio-fantasma,
qualcuno conosciuto in un’altra vita,
in qualche altro posto.
Il tuo piatto è pieno di sapore.
Gli gnocchi fluttuano nella bocca.
Il tuo bicchiere non è mai vuoto,
e il linguaggio non è una barriera.
Qui l’ibisco si fa strada
sotto il pino. Gli uccelli non fanno segreto
delle loro grida,
mentre galletti impazienti gorgheggiano durante la siesta,
e le fragole corrono selvagge;
rubini nell’erba.
Vento, vento, che non scompiglia le tue sopracciglia.
Espresso, Amaro, amore
la conversazione azzittita
in un accogliente silenzio,
mentre un esercito di angeli passa,
sfiorando ciascuno di noi.
So this is paradise
where you slip into your seat at the table,
every other one occupied
by some ghost-double,
someone you knew in another life,
some other place.
Your plate is full of taste.
Gnocchi floats to your mouth.
Your glass never appears empty,
and language is no barrier.
Here the Hibiscus brazens itself
beneath pine. Birds make no secret
of their cries,
while restless cockerels doodle thru siesta,
and strawberries run wild;
rubies in the grass.
Wind, vento, unruffling your brow.
Espresso, Amaro, amore,
the conversation stilled
to a comfortable silence,
while an army of angels pass by,
touching every one.
Raffaella Marzano