Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
L'Alchimista
Carl Spitzweg
Un uomo dietro le porte chiuse, un uomo
di chiaro cervello,
in un oscuro spazio senza limiti.
Quando lasciò la sua camera cosmica, quando
scappò dagli spazi del pensiero, quando si sciolse –
restò l'uomo con una strana potenza.
Nella sua palla di vetro,
pregava la Materia,
dormiva nei sogni,
dormiva nei sogni al di fuori di tutto
amava la curiosità fino all'esaurimento -
nella sua palla di vetro sull´orlo del tempo.
Voleva sapere di più di quello che c'era da sapere.
Voleva vivere di più di quello che c'era da morire.
Voleva amare più di quello che c'era da perdere –
L'uomo i cui regni dei cieli sono immortali.
Sinan Gudžević