Eppure, amore, corri come un bambino
e lasci il tuo sorriso nell’azzurro,
corre nel filo la tua voce
e accarezza gli angeli malati,
i libri dove imparavo
la cenere del tempo.
Lontano alberi sottili, un’ombra scheletrita
che aprile dona a questo sguardo
di povera anima caduta
tra soffitte di bambole e trenini.
Dentro mi resta un soldatino,
un ussaro di stagno
che mi addormenta sul cuscino.
(da "Amore d'autunno")