Lo sai , amore, che mi congedo in fretta,
che tocco terra con troppa leggerezza,
che ho un destino nelle tasche vuote
e un angelo spoglio che di sera
mi piange livido sul petto.
E passo sotto le mura di novembre
con un messaggio da portare
non so né a chi né dove,
scritto a singhiozzi come una preghiera,
e vo quasi fratello nella notte
guardando ombre sorvegliate,
certi lumini accesi
e l'occhio spento di anime perdute.
(da "Amore d'autunno")