Notte crudele che distrugge in quattro righe
la gioia di aver sentito quanto scritto in tante notti
ascoltando musica dentro e forte alle orecchie
dove il cuore, malgrado tutto, ancora batte
notte che non voglio finisca perché il mattino
sarà orribile a ripensare.
Il fumo distrugge le mie corde
che non sanno più suonare
le vene tese e gonfie di vecchi inariditi
come me che non accettano il destino
e che guardarsi attorno dove niente alberi figurarsi fiori
sognati a un’età ch’era impossibile
notte che tiranna m’inganni mentre io ti amavo
scura e silenziosa come un gatto arrivi
a graffiare con poche parole intense
che mi lasciano insonne a ricordare.
Quale sbaglio assassino quale furto e inganno
quale che ancora ride dietro le mie spalle?
Come potrò alzarmi come ogni mattino
Come vedere un’alba che non c’è?
mentre bambini sparano proiettili drogati
strappati a madri che si spaccano le teste.
Ma in che mondo sono io per occuparmi di me?
Quale strano stupido destino mi trascina e trasporta
ancora in quei giochi sottili che mi hanno ucciso già.
E cosa fare almeno per loro oltre che piangere e gridare.
Mentre giocate coi vostri palloni
milioni di bambini di mitragliatori armati
spaccano e squarciano i loro fratelli e
io, allora complice? Io allora stupido d’amore.
Io odio ferocemente e non posso fare altro
e mi odio per non sapere fare altro.
Che figli di puttana che vi occupate delle torri solamente
e che della Fallaci, anzi della fallaci cosa dite?
Come era innamorata di un terrorista!
E lo spacciava come eroe nazionale!
Ci cascate come pere marce al primo vento
i nostri aiuti e le organizzazioni?
Comprano camper per loro coi soldi dello Stato e lì
pochi spiccioli una volta è il Congo, poi il Darfur.
Ma un giorno vi coglieranno nelle vostre case
sgranando bombe come fossero aiuti alimentari.
Mentre in Kenya muoiono per i nostri medicinali scaduti!
Certo questa no, non è poesia, questa è un’altra cosa!
Già conoscete le cosce e i culi di Neruda
non altro? Quando in Cile gli assassinarono Allende,
morì per il dolore provocato dall’assassino Pinochet.
Certo conoscete Lorca e cosa dice alle cinque della sera?
Parla di un torero, parla d’amore tradito?
Cos’è poesia? Se non dire ai naviganti come me
che poeta è colui che sente attorno qualcosa che non va
e cerca di avvisare.
Cerca, oppure si nasconde dietro il volto dell’amata?