Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

L’ultimo giorno a Pompei Poesie

L’ultimo giorno a Pompei
Nelle budella degli uccelli sacrificati
nel geroglifico fumante dal vulcano
vi si scorgeva la voce rovina.
Gli abitanti di Pompei furono tutti avvertiti.
Nemmeno uno ci credette.
Io lo so e ci credo. Questo abbraccio
potrebbe essere l’ultimo.
Non è la paura che m’invade le cellule
ma la nausea di fronte all’esercito di turisti annoiati
a fotografare la lava pietrificata,
la smorfia del dolore, il commercio con la morte
da cui è proprio quella che manca.
La cenere sotto la quale
non c’è più niente che
cenere.
Le parole sotto le quali –
altre parole.
Oana Bosca-Malin