Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

La ragazza nel vestito di lino bianco

La ragazza nel vestito di lino bianco Devojka u haljini od belog lana
Marko Vešović
giovane slanciato bello
come negli anni ottanta
quando in questa città
ancora
non c'erano rovine
legge nel mio sogno le preghiere
e intorno delitti

Hanno assassinato una ragazza
grido
ma nessuno sente

hanno assassinato una ragazza
lei giace nella vasca
il panno scuro
della coperta
si imbeve lentamente
del tramonto
la ragazza alza la mano
per difendersi
mentre uno
sconosciuto
col badile pieno di scorie
seppellisce il suo volto

L'altra ragazza
nel vestito di lino bianco
fugge
mentre il suo ragazzo
piange in mezzo alle rovine

chi è stato ucciso stanotte
nel mio sogno
chi è la ragazza
nel vestito di lino bianco
che impazzita fugge
lasciando il ragazzo
in mezzo alle rovine
che in ogni momento
possono sotterrarlo

Che fa Vešović
nel mio sogno
slanciato giovane bello
com'era negli anni ottanta
mentre attorno a lui
ancora
non c'erano rovine
e nemmeno miei sogni
nei quali vengono uccise ragazze
vestite di abiti
di lino bianco
dove sono i Profeti
che interpretino i nostri sogni
Dov'è Dio
per fulminare
per far vedere una volta
la propria forza
per salvarci
dalla follia
lui soltanto
difende il figlio suo
e lo depone dalla croce
e i nostri figli
belli slanciati giovani
giacciono
come erba falciata
come spiriti
errano nel mondo
talvolta
con un fiore nella mano
entrano nel sogno di qualcuno
e
lì si svegliano
muti
testimoni incapaci
leggono le preghiere
da molto preparati
per queste veglie funebri
mentre in un tramonto insanguinato
s'immerge
la terra
tutta.
Marko Vešović
mlad vitak lep
kao osamdesetih
dok u ovom gradu
još
nije bilo ruševina
čita u mom snu molitve
a uokolo zločinui

Ubili su devojku
vičem
ali niko ne čuje

ubili su devojku
ona leži u koritu
tamno sukno
pokrova
polako se natapa
zalaskom sunca
devojka podiže ruku
da se odbrani
dok neko
neznan
lopatom punom šljake
zatrpava njeno lice

Druga devojka
u haljini od beloga lana
beži
dok njen dragi
u ruševinama
plače

Koga su noćas ubili
u mom snu
ko je devojka
u haljini od belog lana
što raspamećena beži
ostavljajući dragog
u ruševinama
koje ga svakoga časa
mogu zatrpati

šta radi Vešović
u mom snu
vitak mlad lep
kakav je bio osamdesetih
dok oko njega
još
nije bilo ruševina
ni mojih snova
u kojim ubijaju devojke
obučene u haljine
od belog lana
Gde su Proroci
da nam tumače snove
Gde je Bog
da zgromi
da pokaže jednom
svoju snagu
da nas spasi
od ludila
on samo
svoga sina brani
i skida sa krsta
a naši sinovi
lepi vitki mladi
leže
kao pokošene trave
kao duhovi
lutaju svetom
ponekad
sa cvetom u rukama
zađu u nečiji san
i
tu se probude
nemi
nemoćni svedoci
čitaju molitve
davno pripremljeni
za ta opela
dok u krvav zalazak sunca
uranja
zemlja
cela.

Sinan Gudžević e Raffaella Marzano