Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

La cerimonia del tè

La cerimonia del tè Çay seremonisini
La morte per lo più assomiglia ad una cerimonia del te giapponese
il silenzio è in equilibrio dorato, in purezza ed armonia,
gli ospiti lentamente si portano la morte alle labbra, un sorso alla volta,
la lasciano nel piattino del te, delicatamente la riprendono, stavolta
alla luce del giorno, ogni cosa nel suo flusso ordinario, prendono un altro sorso,
le cameriere entrano, la pace di questa ora del te come interrotta
dai loro piccoli tacchi bianchi e nel caso in cui la morte, come un invitato
invisibile o un ospite inatteso, torni a mani vuote
da questa cerimonia, il velo dell’orgoglio è levato
e l’ammutito hara-kiri del giorno ben accolto dalla sua spada
Belki de bir Japon çay seremonisini andırır ölüm
altın dengesinde sessizlik, saflık ve uyum içinde,
konuklar usulca dudaklarına götürürler ölümü, bir yudum,
tabağa geri bırakış, yeniden hafifçe kavrayış, gündüzün
bu saatinde, her şey olağan seyrinde, bir yudum daha,
hizmetçiler gelir, sanki onların ince ve beyaz ayaklarıyla
kırılacakmış gibi sessizliği bu çay saatinin ve ölüm
gizli bir davetli ya da Tanrı misafiri olarak boş
dönmesin diye bu seremoniden, açılır gururun perdesi
ve ağırlanır bıçağıyla gündüzün sessiz harakirisi