Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

da: Lara (frammenti) 3

da: Lara (frammenti) 3
Se ne stava lì immobile nel suo miglior abito blu e una sciarpa sui capelli, la silente Zenobia, e il mare si riversò fuori di lei.
Rimase lì fino a che la nave abbandonò il porto, fuori dalla vista. E, ancora rimase lì, ad ascoltare le onde infrangersi contro le mura del porto. Guardava al largo la Slave Coast, la Baia di Benin, l’Atlantico che aveva portato Gregorio dal Brasile e Baba.
Rimase lì per sempre, guardava le nuvole convergere, pregava che il suo ragazzo fosse salvo durante il viaggio, felice nella sua nuova casa. Pensò al suo matrimonio senza amore, alla casa della sua infanzia ad Abeokuta, alla figlia che stava per partorire, a Baba – che ora la stava guardando.
E non sentì il mare salato scorrerle lungo il viso, non sentì la brezza persistente soffiare da posti del mondo che lei non avrebbe mai conosciuto e quando le stelle apparvero nel cielo che si incupiva, sentì uno strattone al braccio – era Kehinde, venuta a portarla via da quel luogo che dava la vita, toglieva la vita – e seppe con amore di madre che il mare non avrebbe mai riportato indietro suo figlio.
She stood there in her best blue wrapper and headtie, the silent Zenobia, and the sea poured out of her.
She stood there until the ship had pulled out of harbour, out of sight. Still she stood there, listening to the waves against the harbour walls. She looked out onto the Slave Coast, Bight of Benin, the Atlantic which had brought Gregorio from Brazil, and Baba.
Forever she stood there, watched the clouds converge, prayed that her boy child would be safe in his journey, happy in his new home. She thought of her marriage without love, her childhood home in Abeokuta, the daughter about to give birth, Baba - who was watching her now.
And she did not feel the salt sea run down her face, did not feel the steady breeze blow in from parts of the world she would never know and when the stars appeared in the deepening sky, she felt a tug at her arm- it was Kehinde, come to lead her from that place which gave life, took life- and she knew with a mother's love that the sea would not bring her son back.
Raffaella Marzano