rahim Ould Killou
1
Ecco di nuovo il mare
Mosche multiple e viscose svolazzano.
Presto sotto la tenda
digrigneranno i denti gli abitanti.
2
Ritorna il mare e con esso
il lungo fremito dei palmeti
sotto le sue mani disordinate d’amorosa
3
Non sentite i suoi zoccoli
martellare la sabbia fine delle vostre memorie?
È il tempo di gustare
il latte goloso del ricordo
4
Da mille leghe e tante stelle
quante grida sospese sotto il lucchetto delle palpebre…
Ma ecco senza gridare affatto
il mare trascinare in soccorso la sua trappola musicista…
E si alzano le mummie tra i morti
a rompere il coperchio di silenzio sulla distesa dell’oblio
5
Ritorna il mare in questo luogo
segreto e molto antico della nostra intesa…
Vengono la menta e il tè sottili
a temperare il grasso del nostro ritrovarsi
La spessa coscia delle nostre femmine
la pesante massa delle loro mammelle…
Su questo luogo molle del nostro abbraccio
Il mare è senza confini e senza tracce.
6
Ritorna il mare
ed eccoci improvvisamente colmi
come otri pieni
lungo le verdi spiaggie
del nostro appagamento
7
Ah! la buona fatica
vicino alle nostre cammelle di miele
nelle tende pasciute
8
Ah! L’ottima fatica
dopo l’interminabile attesa
Infine ritorna il mare
in questi luoghi pazienti della nostra attesa.
n pays est une musique, 1986)
da : “Isole di poesia. Antologia di poeti capoverdiani” a cura di Roberto Francavilla e Maria R. Turano. Argo, Lecce 1999.