ci si strofina ovunque, ogni budello
s’adatta, ogni contatto, fino a quando,
sfatta, la pelle va via via sgranando
negli urti, sciolta, come caramello,
no, non è questo il mondo, né poi un quello
esiste, in cui dall’inguine biforchi
l’anima, oppure ai corpi sia la forca
dei furti risparmiata, invece, mai integre,
carni, l’una per l’altra, qui sospinte
vanno, e si toccano, strusciano, sporcano
da: Gabriele Frasca, "Lime", Einaudi, 1995.