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04/04/2011

Enheduanna¹ e Goethe Poesie

Enheduanna¹ e Goethe
Siamo diversi:
tu hai pensato e poi scritto i tuoi versi,
io ho dato vita alle mie poesie,
poi ho espresso il mio pensiero.
Perché mi biasimi quando chiamo a raccolta
le schiere di amanti ed esiliati
nel cimitero dei giorni?
Hai risvegliato donne che ho rinchiuso nelle prigioni dell’inferno.
Occidente, sono perniciosa…
Nessuna pietà nel mio cuore.
Ma sono la sacerdotessa dell’immenso dolore,
trascino via la tua terra dalle reti delle parole
mentre tu mi trascini al tuo Divano occidentale-orientale.
Siamo entrambi equilibristi sulla stessa corda
anche se destinati a due abissi diversi.
Spalanco le finestre delle tue parole,
trovo la mia bara nelle tue elegie,
esiliata, abbandonata da un Oriente distante.
I miei anni sono destrieri feriti dalle tue lance…
Non smettono di nitrire.
Stranieri in casa tua
ma a casa mia
sovrana del lamento.
Oriente, cosa mi hai fatto?
Ti ho amato, ma mi hai portato solo vergogna.
Mi hai sfigurata come un esercito di ciechi Shahrazad,
hai superato ogni limite danzando sul mio corpo,
mi hai nutrita del desiderio delle stelle
nei rapidi istanti del fulmine…
ma tutto ciò da dietro un velo.




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¹ Autrice di poemi sumeri considerata la prima poetessa della storia (NdT)



In “Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee” Mondatori, Milano 2007. A cura di Valentina Colombo

Valentina Colombo