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04/04/2011

Si dice che Dio...

Si dice che Dio... It is said God...
Si dice
che Dio abbia creato un pavone di luce
e l’abbia posto
dinanzi a uno specchio.
Al cospetto
di Dio, provando tale vergogna della
propria bellezza, della propria
indicibile perfezione, il pavone
si mise a sudare.
Dal sudore del suo naso, Dio creò
gli Angeli.
Dal sudore del viso, il Trono, lo Sgabello,
la Tavola di Forme, la Penna
i cieli e ciò che essi contengono.
Dal petto e dal dorso
la Casa Visitata, i profeti, i luoghi santi e così via.
Dal sudore dei suoi due piedi
Dio creò la terra, da oriente ad occidente.
Il mare
è sudore scintillante di pavone.
Ed anche l’asfalto.
Dal sudore dei piedi madreperlacei del pavone
viene la vista dalla mia finestra.
Forse io ho preso forma da una tremula
goccia sulla sua caviglia.
Il cipresso, il girasole, le ruote della bicicletta,
l’erba asciugata dal calore
finché diventa color di grano, tutto,
tutto è acqua di pavone, rugiada di pavone
vergogna e bellezza, sale e luce
il pavone di Dio
nella sua consapevolezza, su tutto cammina.
It is said
God created a peacock
and placed him
in front of a mirror.
In the presence
of God, being so ashamed at his own
beauty, his own
unutterable perfection, the peacock
broke out in a sweat.
From the sweat of his nose, God created
the Angels.
From the sweat of his face, the Throne, Footstool
Tablet of Forms, the Pen
the heavens and what is in them.
From breast and back
the Visited House, prophets, holy sites, etc.
From the sweat of his two feet
God created, from east to west, the earth.
The sea is
glistening peacock sweat.
Tarmac too.
From sweat of the peacock’s feet of pearl
comes my window view.
Perhalps I am fromed from a trembling
drop on his ankle.
Cypress, sunflower, bicycle wheels
grass dried in heat
to the colour of wheat, all, all are
peacock water, peacock dew
shame and beauty, salt and light
God’s peacock
in his consciousness, walks over.
Eleonora Chiavetta