Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

Polvere di stelle

Polvere di stelle Stardust
dall’argilla
avvertono
cenere alla cenere
intonano

venite dalla terra
e alla terra ritornerete
ammoniscono

ci ricordano
che siamo mortali
e soggetti alla morte
eppure insistono con i loro eterni
demoni e angeli
paradiso o purgatorio

semplicemente umani
con un determinato
numero di giorni

ma siamo esplosi come nove
bruciati attraverso galassie
abbiamo esplorato le lontane distanze della via lattea
cavalcato sulla coda delle comete
danzato sul bordo degli asteroidi
finché
in una vertiginosa
frenesia di passione
siamo precipitati

attraverso l’ozono viscoso
oltre le algide nuvole
per stabilirci nel fango
nutrendo il fondo dell’oceano

fu lì che decidemmo
di farci crescere arti e lingua
pur trattenendo in noi
la verità della nostra origine
magnesio
calcio
ferro

siamo della materia
di cui sono fatte le stelle
è un fatto scientifico
una verità cosmica

in ignoranza
e conoscenza
serbiamo in noi
grani di divino
e lo abbiamo sempre fatto


Voce: Devorah Major
Piano: Gaspare Di Lieto, tromba: Giovanni Amato, percussioni: Maurizio Carbone
Napolipoesiai, 2002.
out of clay
they caution
dust to dust
they intone

from earth you came
and to earth you will return
they admonish

they remind us
we are mortal
and subject to death
yet insist on their eternals
demons and angels
paradise or purgatory

merely human
with a finite
measure of days

but we have exploded as novas
burned through galaxies
explored far reaches of the milky way
ridden on the tails of comets
danced on the edge of asteroids
until
in a dizzying
frenzy of passion
we fell

through the viscous ozone
past cooling clouds
to settle in the ooze
feeding the ocean’s floor

it was there that we decided
to grow limbs and tongue
all the while holding inside
the truth of our origin
magnesium
calcium
iron

we are the stuff
that stars are made of
it is a scientific fact
a cosmic trust

in ignorance
and in knowing
we hold grains of the divine
inside ourselves
and we always have

Raffaella Marzano