E nascemmo
alla vita che già c’era.
Le cose
c’erano, le tante, le inaudite
cose, di cui c’invaghimmo
poco a poco,
E noi guardavamo
l’aria che luceva
e piove e nevi
e soli che stagnavano, tiepidi,
nelle mattine troppo
quiete.
E guardammo, un giorno, i nomi
le parole prime, scure,
che dicono sì e no, che oscillano
tra le cose