Un mare nero è. I pesci luna si capovolgono
argentati, boccheggiano sopra i porti di
Rotterdam, continuano a vagare brilli. Benedizione
di una notte invernale. Il cuore scintillante.
Gli attesi livelli dell’acqua, dopo di che una canzone
che parla di puffi. Una data non ce l’ho.
Tra le lenzuola sorge l’anca di lei, intrattabile.
Creduto, che tutto dorme ma può ancora destarsi.
Il freddo nel sonno, la campana, le stelle che sono state
contate come pecore e dentro il cui centro tra poco si alza
il lupo che io sono per me, che con muso cosparso di sangue
annusa la paura che il dormiente conserva nel suo sonno,
qualcuno che è a casa in una casa del tutto estranea
dove tutto dorme, a mala pena può destarsi.
Un mare nero è. I pesci luna si capovolgono.