Federico
il guardiano ha spento la lampada
scendi
ti aspetto in piazza
Fede...ri...co
il lampione della tristezza è una luna
la paura, gli alberi
scendi dunque
so che ti nascondi nella casa
abitata dalla febbre
fiammeggiante di morte
scendi
ti aspetto in piazza
bruciante del fuoco della rosa
il mio cuore è una mela
Il gallo canta sulle tegole
Federico
la stella è una ferita
il sangue grida sulle corde
la chitarra s’infiamma
Fede...rico
la guardia nera ha gettato la sua arma nel pozzo
scendi in piazza
so che ti nascondi nell’ombra di un angelo
ti scorgo laggiù
come un giglio dietro la tenda di una finestra
una farfalla trema sulle tue labbra
e le tue mani carezzano la capigliatura della notte
Scendi, Federico
aprimi la porta
fa presto
aspetto sulla soglia
fa presto
Dietro la curva della strada
il tumulto di una milizia che si avvicina
col tintinnare di fucili
e di baionette
Aprimi la porta
fa presto
nascondimi
Federico
Federico
Fede...ri...co