1
sono andata dentro ai miei occhi
sbattendo contro orbite che cantano
odorando la sera da sotto il sole
dove ossa senz’acqua si muovono
verso i loro fiumi in incenso.
un pezzo di luce striscia su e giù
poi gira l’angolo.
come quando l’aria ubriaca si muta nei letti,
ruzzolando in coperte che coprono il sudore
smuovendo lenzuola che continuano a sognare;
così mi sono sistemata in carriole
grottesca di ferite,
piccola e insistente come i campanelli di una slitta.
sono una voce che si diletta nella sabbia?
guarda come le maschere oscillano ai venti
muovendosi al ritmo per partire.
spargo i miei abiti.
sono un seme consumato dai seni
senza l’occhio da donnola
o i denti da cocker di un bambino?
2
ho pianto tutta la notte
le lacrime sgorgavano dalla fronte
il polso fiacco,
lacrime dall’anima spinale
che scorrono in silenzio verso la mia nascita
ahi! sono nata? non riesco a spellare la carne.
odo la luna che osa danzare in queste stanze.
Oh se fossi una stella.
le stelle cercano la loro pietà
e sospirano quiete, come dee.
1
i have gone into my eyes
bumping against sockets that sing
smelling the evening from under the sun
where waterless bones move
toward their rivers in incense.
a piece of light crawls up and down
then turns a corner.
as when drunken air molts in beds,
tumbling over blankets that cover sweat
nudging into sheets continuing dreams;
so i have settled in wheelbarrows
grotesque with wounds,
small and insistent as sleigh bells.
am i a voice delighting in the sand?
look how the masks rock on the winds
moving in tune to leave.
i shed my clothes.
am i a seed consumed by breasts
without the weasel's eye
or the spaniel teeth of a child?
2
i have cried all night
tears pouring out of my forehead
sluggish in pulse,
tears from a spinal soul
that run in silence to my birth
ayyyy! am i born? i cannot peel the flesh.
i hear the moon daring to dance these rooms.
O to become a star.
stars seek their own mercy
and sigh the quiet, like gods.
From "I've been a woman", 1978)