All'amica Ruth che mi sollecita a prendere appuntamento per il Sacramento della Confessione
Quanto alla lettera in cui mi dici
di chiamare un prete, in cui mi dici
di indossare la Croce ivi acclusa;
dal cane, la tua Croce
rosicchiata, la Croce,
non più larga di un pollice,
piccola e legnosa, senza spine questa rosa.
Prego la sua ombra grave
che affonda la tua lettera nel grigio.
Detesto i miei peccati e mi sforzo di credere
nella Croce. Tocco le anche tenere, il suo mento grigio,
il suo sonno scuro, il suo collo grave.
Sì è vero.
Com'è bello Gesù.
Congelato come un quarto di manzo fino all'osso.
Vorrebbe stringersi le braccia disperatamente.
Tocco l'asse orizzontale e verticale disperatamente.
Ma alla fede non basta il bisogno: non posso.
Tutta la mattina
ho portato la tua Croce
con uno spago, come un pendente.
Batteva lievemente, come il cuore di un nascituro
batte dolce in pancia, indirettamente.
Ruth, la tua lettera la conservo di sicuro.
Amica mia, amica mia, io sono nata
compilando bibliografie sul peccato, e sono nata
per confessarlo. Poesia è atto:
con pietà per gli avidi,
è la lite della lingua,
la zuppa del mondo, l'astro del ratto. For my friend, Ruth, who urges me to make an appointment for the Sacrament of Confession
Concerning your letter in which you ask
me to call a priest and in which you ask
me to wear The Cross that you enclose;
your own cross,
your dog-bitten cross,
no larger than a thumb,
small and wooden, no thorns, this rose—
I pray to its shadow,
that gray place
where it lies on your letter ... deep, deep.
I detest my sins and I try to believe
in The Cross. I touch its tender hips, its dark jawed face,
its solid neck, its brown sleep.
True. There is
a beautiful Jesus.
He is frozen to his bones like a chunk of beef.
How desperately he wanted to pull his arms in!
How desperately I touch his vertical and horizontal axes!
But I can’t. Need is not quite belief.
All morning long
I have worn
your cross, hung with package string around my throat.
It tapped me lightly as a child’s heart might,
tapping secondhand, softly waiting to be born.
Ruth, I cherish the letter you wrote.
My friend, my friend, I was born
doing reference work in sin, and born
confessing it. This is what poems are:
with mercy
for the greedy,
they are the tongue’s wrangle,
the world's pottage, the rat's star.