PREMIO INTERNAZIONALE "CASA DELLA POESIA - REGINA COPPOLA", 2018
III edizione
Proclamazione della vincitrice - Motivazione Il Premio internazionale Casa della Poesia, è stato fortemente voluto dalla famiglia Cavallo-Coppola in piena sintonia con la Casa della Poesia di Baronissi-Salerno, per mantenere vivo il ricordo di Regina Coppola (16 giugno 1956 - 6 giugno 2015), la cui sensibilità verso i valori estetici e di solidarietà sociale sono ben noti a quanti l’hanno conosciuta. Il Premio, improntato alla sobrietà e all’assoluta indipendenza, intende valorizzare il lavoro svolto da una donna nel corso degli anni in campo letterario e che sia stato affiancato da un rilevante impegno civile e sociale. E questo come omaggio a Regina Coppola e nella piena consapevolezza delle maggiori difficoltà ancora oggi affrontate dalle donne per affermarsi nella vita economica e sociale. La giuria, presieduta da Raffaella Marzano e composta da Stefania Zuliani, Giancarlo Cavallo, Sergio Iagulli e Francesco Napoli, ha deciso di attribuire il Premio internazionale Casa della Poesia “Regina Coppola” a AGNETA FALK, con la seguente motivazione: Agneta Falk, svedese di nascita, ma raffinata anglofona di adozione, è poeta e artista visiva; con il suo lavoro, permeato di grande sensibilità ed umanità, ha realizzato ponti tra lingue, linguaggi e culture diverse. Come acutamente detto nell’introduzione a It’s Not Love, It’s Love : “La poesia di Agneta Falk riflette la sua costante convinzione che l'apice dell'espressione umana deve affermare un'atmosfera libera, senza confine, come una specie di sommità di montagna internazionale che è contemporaneamente la nuova terra millenaria. Questa contraddizione, di altitudine e condizione terrena, è ciò che alimenta il suo lavoro, sia che scriva una poesia d'amore e la natura che la ispira, che una poesia che condanna l'ingiustizia sofferta dagli esseri umani a causa dei sistemi di sfruttamento e oppressione.” Alberto Masala, nell’introdurre Heart Muscle, la più recente pubblicazione della Falk in Italia, afferma che “…pur restando sempre colloquiale e diretta, la sua lingua non s’indebolisce, anzi, l’assenza di giochi formali, enfasi, ermetismi... la rende più acuta e penetrante, sostanziale e inevitabile. (…) Il suo verso, femminile nello sguardo e spesso anche nella sostanza dell’osservazione o dell’affettività ("Le donne come te", "Venduta", "Astrid", "Madge", "Lei"...), è popolato da umanità di emarginati e vittime di cui rivendica ed espone la sofferenza, tutelandoli con un vigile senso di pietà che mostra ad oltranza la dignità anche nelle sue violazioni più estreme (…). Solo un’identità così forte ed onesta poteva impugnarne i simboli per agitarli davanti alle nostre coscienze.” Co-fondatrice del teatro politico The Pantalons di Stoccolma, negli anni '90 Agneta ha organizzato in Inghilterra numerosi eventi culturali per la diffusione della poesia, ha guidato un gruppo di donne scrittrici e ha lavorato in centri di recupero per persone affette da handicaps mentali. È anche attivamente impegnata nella lotta contro il traffico di esseri umani ed è membro della Revolutionary Poets Brigade, organizzazione che promuove lo sviluppo della coscienza sociale a San Francisco (dove attualmente vive) e nel mondo. Per l’insieme della sua opera e per la grande sensibilità umana e sociale, la giuria ritiene, in coerenza con gli intenti programmatici già menzionati, di conferire a Agneta Falk questo premio dedicato alla memoria di Regina Coppola.