Ti ringrazio perché è grazie a te che respiro,
che mangio a tavola questo pane bianco,
che il fiore non mi è seccato per una brinata
che sono salito fin sopra quella collina.
Ti ringrazio pure perché dalla noia bevo
Caffè amaro e fumo una cattiva sigaretta
Tirata fuori dalla scatola al crepuscolo
Comprata al mercato a poco prezzo.
Ti ringrazio anche perché non mi hai lasciato
entrare nudo nella disperazione profonda
ma mi hai preso a forza il braccio
per uscire di corsa da questa caverna.