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04/04/2011

Sonetto del clochard e della spazzatura

Sonetto del clochard e della spazzatura
Chiuso il tuo chiuso dentro un cassonetto
Conchiglia inconchigliata col suo mollo
Fra la calda immondizia in un brodetto
Sapido di primordi finché il collo
Ancora umano troppo umano non
Lo scannano spirali in giro lento
Di un vecchio camion nella notte con
Tritarifiuti d’ordinanza – il vento
Folate fredde in mezzo allo sfasciume
Fa volteggiare un po’ di cartastraccia
Fra le baracche sul greto del fiume
Il vento – a due spazzini il cuore agghiaccia
Con l’urlo che dà in fondo all’infernale
Compattatrice – un urlo d’animale