Otto colonne e righe e se tu prendi
Le linee da sinistra se conduce
La destra il verso a specchio se la luce
E’ chiara e viceversa se comprendi
Fra algebre il sistema che deduce
Dal basso l’alto e il contro se sorprendi
Quell’altra mente e mentre sali scendi
A lama di rasoio se traluce
Il genio tuo fra i tagli le caselle
Se si accartoccia il fronte si deforma
Fra bianco nero il piano come pelle
Squarciata se lì entri e un po’ a tentoni
Rovisti e sei toccato dalla forma
A sbalzi dell’assurdo se abbandoni