Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
La voce
(a Jack Hirschman)
La tua voce
da lontano
vicino, qui
arriva
colpisce
attraversa
ritorna, rimane
rimane, la prendo
mi prende
mi porta
è potente
è tempesta
e scuote e piega e spezza
un tuono
una brezza
un canto di vittoria
per tutti loro:
i senzavoce
i senzatetto
i senzanome
i senzapatria
i senzadio
nel grido disperato
per gli affamati
gli sconfitti
i disgregati
la tua voce
li vede
li eleva
dolore antico
ferita aperta
la conosco, ti conosco
eri già prima
eri da sempre e sei
eco lontano
indistinto
presente
le mie mani, le tue mani
unico abbraccio stretto
sorrido forte compagno
e piano
nel rosso silenzio
ti ascolto…
(dalla raccolta “Percezioni”, ed. Montedit)