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04/04/2011

Lo stagno del demonio Poesie

Lo stagno del demonio Demon Pond
Entri nel crogiolo,
l'uovo filosofico, ricettacolo
del sole e della luna. La superficie
di questo liquido
incrocia la tua coscia
come un bracciale
di esaltazione. Materia stessa
risuonante una sola
pura nota.
Entri nell'aqua,
indigena, stupenda.
La tensione della tua grazia leggera,
viva arcana dove vacillo
in dolce delirio.
Agitando i sogni
nel fondale dello stagno.
Ogni posa, la piu casuale
dei tuoi movimenti e agile,
innocente. Tu sei la perfezione
due volte su se stessa,
che si erge davanti a me in questo
labirinto di foresta notturna,
una fresca bruma d¹autunno
sull'acqua.
La nostra unione e un'alleanza
fuori dal mondo comune.
Ognuno di noi l'essere
piu straordinario che abbiamo mai incontrato,
venerato da un essere a sua volta venerato.
L'unico essere per cui
avevemo perduto speranza
anni prima.
Il mio pensiero vaga ovunque
le mie mani e la mia bocca viaggiano
senza peso e ardenti
sulla tua carne radiosa.
Serpi provocate da umani accoppiamenti
e alluncinazioni di un paradiso ultraterreno
si levano come falene spettrali
alla luce che ci fa bruciare.
Schiere di esseri invisibili
si avvolgono attorno all'ardente colonna
che siamo noi. La carne una distrazione
sulla nostra via verso un'unione piu profonda.
Il tuo amore, il tuo corpo
il coltello che mi apre
alla mia beatitudine
You step into the crucible,
the philosophical egg, vessel
of the sun and moon. The surface
of this liquid
intersects your thigh
like a bracelet
of exaltation. Matter itself
ringing out a single
clear note.
You step into the water,
indigenous, exquisite.
Your quick grace alive
wire, eerie where I falter
in sweet sickness.
Stirring up the dreams
at the bottom of the pond.
Every gesture, the most incidental
of your movements is slender,
candid. You are perfection
doubled back on itself,
standing before me in this
labyrinthine night forest,
a cool autumn mist
over the water.
Our union is a confederacy
outside the common world.
Each other the most remarkable
being we've ever met, adored
by the adored.
The one for whom
we had abandoned hope
years before.
My hands and mouth travel
everywhere my mind goes,
weightless and eager
over your radiant flesh.
Snakes aroused by humans coupling
and hallucinations of unearthly paradise
rise like ghostly moths
to the light we burn by.
Hosts of invisible beings
lap at the fiery column
that is us. Flesh a distraction
on our way to a deeper union.
Your love, your body
the knife that cut me
open to my bliss.
Francesca Valente Gorjup