Ruben van Gogh, giovanissimo poeta olandese (1967), un passato da stand-up comedian e un presente da fervente librettista, ama definire le proprie composizioni "poesie che hanno luogo", ed è un attivo frequentatore (nonché organizzatore) di spettacoli, serate letterarie, esibizioni di vario tipo, da letture poetiche poco canoniche e molto frenetiche a versi recitati sui mezzi pubblici e destinati ai più giovani, e non disdegna nemmeno feste aziendali e matrimoni. Un poeta performer quindi, che recita poesie che accadono "da qualche parte lontano dalla carta", versi con un forte carattere visivo (in alcune edizioni olandesi vi sono anche effetti puramente tipografici), talora quasi filmico, versi con immagini che sembrano appena prese dalla televisione, da internet ("linguaggio trasparente in salsa desktop" ha definito un critico olandese il suo linguaggio), da un videoclip o dal cinema, versi caratterizzati soprattutto dal "movimento".
Franco Paris
* In Italia "L'uomo lingua"; prefazione di Franco Paris; poesie scelte e tradotte da Franco Paris, 2007 Albalibri editore.
Ruben Van Gogh ha partecipato nel 2007 agli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo