Perdona se non scrivo
più lettere: ho paura
di scivolare sui vezzeggiativi, di offrire
motivi di tradimento
alla mia pena.
Cammino per la casa,
brancolando tra il rubinetto
che goccia e il rischio
di un fatale messaggio
che fischio al canarino.
Eppure ancora qualche verso
fruga si sotto il velo
se fosse pronto un cielo
per nuove mire.
Non ho parole,
nemmeno poche, utili da dire.
(da: “Se fosse pronto un cielo”, Il Catalogo, Salerno 1991)