Scrittore e pittore tuareg, Hawad è nato nel 1950 in una famiglia nomade a nord di Agadez, in un accampamento della tribù Ikaskazen, appartenente alla confederazione dei Kel Aïr (l’Aïr è un massiccio montuoso situato al nord ovest dell'attuale Niger). Sua madre e sua zia lo allevarono secondo la tradizione Tuareg che egli distingue scrupolosamente dall'educazione islamica per la quale nutrirà un odio profondo per tutta la sua infanzia. Definisce l'educazione tuareg non solo come l'apprendimento della vita nel deserto, della transumanza, della conoscenza e classificazione delle specie (vegetali e animali), ma anche come l'apprendimento di una cultura trasmessa attraverso cicli di racconti molto elaborati -cinque cicli in tutto, di cui l'ultimo tiene insieme il tutto.
Impara il dominio sulla parola accompagnando suo nonno alle riunioni politiche (chiamate "asagawar") e partecipa con sua madre e lo zio materno agli "ahal" le veglie che sono allo stesso tempo scuole di teatro, filosofia e poesia (certami poetici, educazione all'amore cortese come si fa ancora in occitania)
Il pensiero nomade
Hawad definisce in questo modo la cultura nomade di cui è erede:"Per il nomade, il pensiero esiste solo quando è in marcia o quando canta; tutto ciò che nomade deve essere cantato o in cammino per essere veramente tale".
Questo pensiero si fonda dunque su supporti mobili - lo spazio, il corpo, l'architettura - e si oppone ai pensieri rigidi in quanto necessita del movimento per definirsi. Così, come si vedrà in seguito, è proprio attraverso il nomadismo che si esprime il vero pensiero tuareg.
Negli accampamenti, durante le veglie, la notte si passa a descrivere degli oggetti o degli animali; ad esempio una gazzella o un cammello. Ciascuno si lancia in una descrizione, così che alla fine si ha l'impressione che le parole siano state esaurite.
Oltre a due romanzi, Hawad ha pubblicato una quindicina di opere poetiche.
Hawad ha preso parte per Casa della poesia a Napolipoesia nel 2001, nel 2002 a Il cammino delle comete (Pistoia) e nel 2009 a NAPOLIPOESIA NEL PARCO.