La sua poesia collega tutte le epoche della storia del mondo, e tutte le diverse poesie espresse in tutte le lingue, come un arcobaleno di saggezza umana. Secondo Majia, su tutti i vertici della filosofia c’è una catena fiabesca di tracce lasciate da coloro che difendono l’idea di una umanità come una sola famiglia, e che cercano una soluzione comune. Jidi Majia ci insegna a non dimenticare che l’umanità è un’unica famiglia ed è giunto il momento di creare monumenti congiunti di gloria collettiva alla totalità della poesia del mondo. Solo uno scrittore molto complesso può scrivere in maniera così chiara e semplice.
- Evgenij Evtušenko
Le sue poesie sono piante che parlano, fiori della memoria che coltiva nei giardini degli antichi, affinché nulla muoia. I muscoli dei primi umani sono la terra rossa delle montagne viola. Il grano saraceno cresce sui loro corpi. Un sole dorato li nutre. Il poeta scrive un diario sulla terra arcaica. La sua strada interroga le tracce degli eroi, i cui atti sopravvivono a tutte le epoche. La sua vivida immaginazione li raggiunge. Rivive nella sua lingua di ambrosia mille nascite e morti. Gli spiriti vanno e vengono tra la terra nera e il cielo, sommergendo il mondo nell’acqua di un tempo sconosciuto. Trombe di fiori cantano il loro amore per il fiume di stelle. Sotto un albero d’oro vive la nostra futura civiltà, le sue fondamenta sono miti e leggende, il sogno di pace armoniosa e la celebrazione della giustizia poetica sul pianeta.
- Fernando Rendón