Avevo la passione di cavalcare
Le onde, di razziare
L’oceano misterioso, l’immenso
Sconfinato acquitrino, che si distende, tentato,
Davanti a me. La catena dei monti
All’orizzonte, blu come
Un pallido cielo remoto, fu la mia culla
Dentro un ruscello per correre libera
Ma ero impigliata tra i riccioli di Shiva,
perduta sul suo capo. Con lui stesso
In meditazione, lottai con
I vigorosi riccioli, la forza del
Drago indomito.
Parvati si spoglia del suo vecchio ego
Tramutata in Uma, fusa in Shiva
Fuggita a Ganga, facendosi strada
Volò giù verso l’oceano
Per un’altra sfida.
Schegge di diamante si distendono
Copiose sulla calmo mattino
Onde morbide celano il pericolo fraudolento
Dormendo sotto le danzanti increspature dorate.
O mio cimitero, libera
Le tue mille lingue, conquistami
Sotterrami nel tuo ventre
Tra i vinti
Ma ascolta, l’urlo di guerra
Arresta, per un istante
Il battito, il battito della
Danza della morte
Ascolta
Ascolta il mio urlo di guerra
Il canto
Il canto della mia vita.