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04/04/2011

ortiz-simon-168 Biografia

Simon Ortiz
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Simon J. Ortiz, è un poeta nativo-americano Acoma [AKO-ME] nato il 27 maggio 1941 ad Albuquerque, New Mexico. Cresciuto nel villaggio Acoma di McCartys (Deetseyamah), appartenente al clan dell’Aquila (Dyaanih hanoh). Da bambino, Ortiz ha goduto di forti legami familiari che includevano la madre, il padre e le sorelle maggiori. Questi rapporti erano rinforzati dai legami con il clan. Come appartenente a questo gruppo Ortiz parlava la lingua Acoma (Aacpumeh dzehni), che è infarcita di inglese e spagnolo acomaizzato.

"questa prima lingua parlata dalla nascita fino ai sei anni nella famiglia e nella comunità Acoma sono stata la base e la fonte di ispirazione di tutto quanto avrei poi realizzato nella poesia, racconto, saggio e altro…" -Simon Ortiz, "Woven Stone"

Fino alla sesta classe, Ortiz frequentò la McCartys Day School, del governo degli Stati Uniti dove agli studenti era richiesto di imparare e parlare l’inglese.

"benchè fosse proibito e causa di punizioni con bacchettate sulla schiena o sulle nocche dap arte del maestro, continuavamo a parlare il nostro Aacqumeh dzehni, di nascosto in classe e apertamente nel cortile a meno che non ci fossero professori in giro." -Simon Ortiz, "Woven Stone"

Ortiz professa di avere avuto un grande amore e interesse per il linguaggio fin dalla più tenera età, ma tuttavia, non si considerava un poeta. Nella prima adolescenza si mise alla prova con il canto e la scrittura di canzoni. Fu per la prima volta pubblicato come poeta, quando all’età di undici anni, la sua poesia per il Giorno della Mamma fu stampata sul giornale della Skull Valley School. Era il 1954 e a causa del lavoro di suo padre la famiglia si era trasferita dal proprio villaggio fino a Skull Valley, Arizona per un anno.

"Per la prima volta nella vita… mi sentii una minoranza. Non ero capace di parlarne allora, ancor meno ero capace di descrivere i miei sentimenti, comunque, non credo avessi mai sentito termini come ‘segregazione’ e nemmeno ‘minoranza’." - Simon Ortiz, "Woven Stone"

Ortiz fu uno studente estremamente brillante al liceo e fin da giovane aveva già deciso di diventare uno scrittore. Teneva un diario e leggeva voracemente, malgrado occasionali momenti di scoraggiamento in entrambi gli impegni. Era difficile essere un Nativo Americano con delle ambizioni negli anni ’50. era un periodo in cui la politica del governo degli Stati Uniti nei confronti dei popoli indigeni non era molto migliore di quella di 200 anni prima. Il massimo obiettivo proposto era imparare un mestiere e trovare un lavoro. Così, poco dopo essersi diplomato, nel 1960, Ortiz andò a lavorare nell’industria mineraria.

"Fight Back: For the Sake of the People, For the Sake of the Land…con i suoi racconti e le poesie, sebbene non sarebbero state scritte che venti anni dopo, quando l’industria cominciò gradualmente a cessare l’attività, prese forma nella mia esperienza e nella mia percezione di essa durante la mia prima maturità. Era un periodo in cui ero consapevole di stare da solo, formando le mie idée, confermando i miei sentimenti e diventando politicamente consapevole." - Simon Ortiz, "Woven Stone"

Lo sviluppo della consapevolezza di chi era includeva anche la consapevolezza di chi era la sua gente. Questo in parte era dovuto alla grande ammirazione che aveva per suo nonno, che era un leader spirituale ed un uomo di una certa importanza tra la sua gente. Questa nuova consapevolezza della piaga della sua cultura in America avrebbe contribuito a portarlo ad un periodo piuttosto buio della sua vita.

"Avrei voluto che ci ribellassimo con una forte coscienza della nostra cultura, della lingua e dell’identità e mi sembrava che non lo stessimo facendo affatto – almeno non a mio giudizio. I miei interessi subirono una svolta intimistica e diventai troppo pensieroso, alienato, egoista e incurante…cominciai anche a bere molto." - Simon Ortiz, "Woven Stone"

Ortiz trascorse qualche tempo nell’esercito negli anni ’60 dove afferma di avere avuto la prima vera esperienza di discriminazione mentre si trovava in Louisiana per l’addestramento. Frequentò diversi collegees fra cui Ft.Lewis College, la University of New Mexico, e la University of Iowa dove era Ricercatore nell’International Writing Program. Fin da allora Ortiz ha ottenuto premi e riconoscimenti quali il Lifetime Achievement Award dal Native Writer's Circle of the Americas (1993), e ha insegnato in numerosi istituti fra cui: the Institute of American Indian Arts, Navajo Community College, Sinte Gleska College, San Diego State University, Marin College, Lewis and Clark College, Colorado College, e i tre collages in cui lui stesso aveva studiato. Oltre a tenere lezioni e conferenze, Ortiz continua a scrivere, partecipa a readings e contribuisce al lavoro deglialtri.

Ortiz ha tre figlie, Raho Nez, Rainy Dawn, e Sara Marie. Le ultime informazioni disponibili ci dicono che ha divorziato da sua moglie Marlene, si è disintossicato dall’alcolismo e vive nella sua nativa Deetseyamah, New Mexico. Questi dettagli personali sono inclusi qui solo perchè egli stesso cita queste esperienze nei suoi scritti e ne parla apertamente in diverse occasioni pubbliche.

"In quanto Aacqumeh hahtrudzai e scrittore, io credo che essere vero in un mondo vero significhi amarmi e rispettarmi. Questo, io credo sia sempre stata la vera e reale visione del Popolo Indigeno d’America: amare e rispettare, ed essere responsabili per noi stessi e per gli altri, e custodire con passione e rispetto le meraviglie e i doni e la bellezza del creato e del mondo intorno a noi " - Simon Ortiz, "Woven Stone"

Simon Ortiz ha preso parte a "Il cammino delle comete. Incontri internazionali di poesia" (Pistoia, 2004).