Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
Mela di mare Manzana de mar
Io sarei il maschio e tu la femmina
vestita di tormenta.
Dormiresti
nel palmo del mare più impensato,
diadema di altra luce nei tuoi capelli,
nelle mani remote
la sabbia fuggitiva
di noi due, deserti e felici.

E vivremmo lontano, dimentichi
del tempo, ora, in cui fummo schiavi
della nostra paura e di questo mondo
sicario assurdo al soldo dalla morte.

L’isola è in noi
in attesa
che la rabbia maturi e ci porti via.

Io sarei il maschio e tu la femmina.
La memoria sarebbe una mela.
Yo sería un varon e tú una hembra
vestida de tormenta.
Dormirías
en la palma del mar menos pensado,
diadema de otra luz en tus cabellos,
y en las manos remotas
la arena fugitiva
de nosotros, desiertos y felices.

Viviríamos lejos, olvidados
del tempo, ahora, en que éramos esclavos,
de nuestro proprio miedo y de este absurdo
mundo, sicario a sueldo de la muerte.

La isla está en nosotros
aguardando
que la rabia madure y se nos lleve.

Yo sería el varón y tú la hembra.

La memoria sería una manzana.
Raffaella Marzano